
Sono passate più di 3 settimane ma ho ancora chiarissime in mente le istantanee del mio viaggio a Istanbul. Non so bene da dove cominciare, tante sono state le novità, le sensazioni, le percezioni di un luogo crocevia di culture e continenti.
Istanbul è stato un viaggio diverso, è stato lo scoprire nuovi scorci, nuove storie. E' stato un qualcosa meritevole di essere visto.
Ecco qua in ordine sparso alcuni flash che voglio fissare su queste pagine.

Comprare un tappeto al Gran Bazar
Il Gran Bazar è un labirinto di negozi al coperto, dove puoi trovare di tutto e dove puoi contrattare su tutto. In pratica ad Istanbul i prezzi esposti non esistono. Chiedi il prezzo e da lì contratti. Ma la stessa cosa fatta per un tappeto è qualcosa di più.
Il venditore mi ha portato nel suo spazio espositivo. Mi ha messo comodo su un divano. Si è iniziato a parlare del più e del meno e intanto si guardavano tappeti, modelli, spiegazioni. Ad un certo punto hanno portato il thè. E si è continuato a chiacchierare amabilmente ed a trattare sul prezzo. E poi si è trovato l'accordo. Una mezzoretta indimenticabile. Ovviamente penso di aver fatto un affare, quando sicuramente l'avrà fatto anche lui. Ma il ricordo di quella scena è spettacolare!
Il thè
Ad ogni ora, ovunque, in ogni dove i turchi bevono thè. Bevanda nazionale. E quello alla mela è strepitoso. Sopra anche un esemplare di carretto di un venditore ambulante ed un cameriere con il tipico vassoio.

Lustrascarpe
Ci sono ancora i lustrascarpe. Un mestiere scomparso da noi ma lì vivo e vegeto. Non ricordo di averli visti da altre parti. A Barcellona ne resistono, a mò di attrazione turistica, un paio sulla Rambla. Ma a Istanbul sono ovunque.
Pescatori
Uno dei ponti principali di Istanbul (il Ponte di Galata) in pieno centro città è pieno ad ogni ora di pescatori. E' stranissimo, sei in pieno centro, con le macchine che attrraversano il ponte e ci sono loro che pescano ininterrottamente. Puoi poi non mangiarti un panino con un bel pesce caldo in mezzo?

Il tram
Avete presente la strada principale pedonale piena di negozi e persone? Ecco, esiste anche a Istanbul. Ma la cosa simpatica è che in mezzo ci passa il tram. Che fa su e giù per un km e mezzo in mezzo alla folla. Da non credere.

Il gettone
Originalissimo il Jeton che funge da biglietto per il tram e la metropolitana. Mai visto prima.
Il ristorante Sarnic
Mangiare in una vecchia cisterna bizantina illuminata dalle sole candele. E con il sottofondo di violino e pianoforte dal vivo. E con buon cibo. Siamo stati così bene che ci siamo andati due sere di fila. Consigliatissimo.
La preghiera
Normalmente le moschee non sono visitabili durante la preghiera. Ma se ti siedi, non ti muovi e sei rispettoso puoi stare all'interno. Abbiamo visto quindi questo ripetere di versi e questo movimento quasi ritmico ora in piedi ora seduti e rivolti verso la Mecca. Suggestivo.
Le moschee
Ovunque. Enormi. Tutte esteticamente simili ma comunque imponenti. Non puoi non accorgerti di essere in un paese a maggioranza musulmana. Ovunque butti l'occhio le vedi con i loro minareti. E le senti. Per noi è stato incredibile sentire il richiamo alla preghiera dei muezzin 5 volte al giorno. La città viene avvolta per 5 minuti dalla voce degli altoparlanti che chiamano alla preghiera. Non puoi sfuggire, i suoni sono forti e rimbomba ovunque il verbo di Allah. Sentite: