Stupidità

27 ottobre 2009

Alla macchinetta del caffè ho ascoltato una conversazione fra colleghi stranieri. Si chiedevano, e ovviamente ci prendevano un po' in giro, il perchè loro, in quanto non residenti in Italia, non possano andare a San Siro a vedersi una partita di calcio.


Erano a Milano in missione di lavoro e volevano approfittarne per godersi una partita. Non si può. La legge lo vieta.

Ma quale cavolo è la ratio? Un turista straniero è pericoloso? Come tutti sappiamo, sono ben altri i problemi. E intanto ci sorbiamo i sorrisi ironici sugli "strani italiani"...

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Una fantastica progressione!

18 ottobre 2009


A 5 mesi esatti dall'ultima volta in cui ha corso 21 km di fila ecco che oggi alle 8:30 Daniele, alias Viva el Barça, è nel centro di Cremona deciso a correre la cosiddetta Maratonina. Il clima è rigido, i gradi sono pochini e lui prima di tutto si chiede perchè cavolo si è messo le maniche corte.

Ma astutamente ha nella borsa anche quelle lunghe e così, indossata la maglia rosso fuoco, dopo i soliti cinque minuti di riscaldamento e dopo un incontro con gli immancabili grandi Blogtrotters, alle nove e trenta sente uno sparo e si ritrova a correre.

La tattica è semplice, andare piano, andare piano, andare piano e poi se la benzina rimane accelerare dal 13° km in poi.

E il nostro Viva el Barça all'inizio non si smentisce, ha in testa Bologna 2008 ed è deciso a riprovare le stesse sensazioni. Dopo 8 km più o meno regolari a 5 min/km decide che si era rotto un po' le scatole e vuol testare cosa succede a piazzare un paio di km più veloci e così fa (4:49 e 4:51). La sorpresa è positiva: non succede niente. Niente affanno, nessun problema.

O cavolo, non sarà mica una giornata di grazia? E che fa ora? Un km a 5:00 e poi la folle decisione. Oh perbacco, non è mica un allenamento, è una gara. Via agli indugi e la maglia rossa parte e non si ferma più.


Daniele vede davanti qualche centinaio di metri i palloncini dell'ora e 45 e la caccia è spietata.

Un indiavolato, li punta, li supera e non si sa che cavolo vuol fare. Molto probabilmente sta andando in contro ad un "botto" clamoroso. Non corre 21 km da 5 mesi e l'accelerazione così violenta può esser fatale.

Ma cavolo, supera un casino di gente e questo lo carica ancor di più. Spinge. A tre km dalla fine quando le immagini della telecamera che inquadrano il suo volto lo danno alla frutta scorge poco davanti a lui un Blogtrotters noto come Ale57.

Ecco cosa deve fare ora, raggiungerlo e far finta di volerlo staccare, tanto quello sicuro reagisce ed un po' di innocente competizione lo trascinerà all'arrivo. La furbizia non gli manca, le gambe quasi, ma la testa oggi stava alla grande.

Raggiunge il noto blogger, lo salta con facilità e quello, come previsto dopo 30 secondi lo risupera e lo traina per un paio di km.

La fatica si sente, il ritmo però rimane buono. Daniele capisce che il PB - incredibile - non ci avrebbe mai sperato oggi, è in tasca.

E' tutto ben apparecchiato per accoglierlo all'arrivo e sembra anche al di sotto dell'ora e 43. Ma ha fatto i conti senza l'oste...

E' quasi arrivato ma a duecento metri dalla linea d'arrivo si ritrova un'impennata della Madonna. Ma si può finire in salita così? Stringe i denti e tenta di non farsi sbranare da quella diabolica pendenza. Ma qualche secondo lo lascia lì. E' così stordito che si dimentica anche di stoppare il Garmin.

A casa vedrà sul web il suo real time: 1:43:03. E non è così stupido da farsi condizionare da quei 3 secondi. E' stata una fantastica corsa, una meravigliosa corsa in progressione, per un grande nuovo Personal Best!

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Il taxi

15 ottobre 2009

Barcellona, settembre 1998.

Lo sguardo mi cade laterale su un taxi giallo e nero, come sono dipinti da queste parti, dove un gruppetto di persone sta caricando bagagli nel retro dell’auto. Riconosco distintamente due genitori ed il loro figlio. Noto la premura del figlio nell’aiutare il padre ed il taxista nell’inserire le valige.


Mi soffermo su di loro, di fatto sono a pochi metri e li sto fissando in maniera intensa. Vorrei distogliere l’attenzione ma non ci riesco. Come in un flash i visi delle persone a pochi metri da me si sono trasformati in quelli dei miei genitori e la premura che noto nel figlio mi ricorda quella dei miei nell’aiutarmi a caricare le valige.


Cerco i loro sguardi. Di fatto sono invadente rispetto ad un momento loro privato. Stavolta me ne rendo conto e un po’ mi vergogno della mia invadenza. Mi allontano. Cerco di riprendere la strada. Voglio restituire alla loro vita un momento che appartiene solo a loro.


Ma è più forte di me, mi volto. Non mi vedono più, pensano solo a loro e mi sento sollevato.


L’abbraccio con la madre è lungo, intenso. Con il padre è più breve ma poi si trascina in una forte stretta di mano. Continuo a guardare ed ancora ripenso ai saluti con i miei cari.


Mi allontano definitivamente mentre il taxi parte ed il figlio rimane ai bordi della strada.


Cosa starà facendo mia mamma adesso? Quali saranno i suoi pensieri con suo figlio per la prima volta lontano da casa? Mi asciugo una lacrima e riprendo velocemente a camminare. Non c’è tempo per la malinconia. Non voglio lasciare spazio alla malinconia.



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Provenza

12 ottobre 2009
Posted by Daniele


Un paio di settimane fa in occasione del mio compleanno ho fatto un bellissimo viaggio in Provenza e Costa Azzurra. Quasi 1500 km in macchina alla scoperta di una parte della Francia che mi incuriosiva.
Partendo comunque dall'assunto che Val d'Orcia batte Provenza 3 a 0 (per i panorama spettacolari, per le splendide cittadine e per il cibo superiore) anche la Provenza merita sicuramente un giudizio positivo con alcune perle che mi piace segnalare e condividere.

Non sapevo che così vicino a noi si potesse godere della possibilità di farsi mancare il fiato dalla spettacolarità di un Gran Canyon.
O dai colori e dalla originalità di un paesino incatevole creato e incastonato sotto una montagna rocciosa (Moustiers-Sainte-Marie).

Quando vedrò qualche cosa color ocra ora l'associerò immediatamente a Rouissillon, il paese dell'ocra dove puoi perderti fra i colori delle sue pareti.

Se penso al potere temporale della Chiesa ed agli errori tremendi che ha compiuto nella sua storia cercando di inseguire un potere politico e territoriale non potrò che pensare alla fortezza del Palais des Papes ad Avignone, dove chiara emerge la storia poco religiosa e molto "imperiale" di quel periodo dei Papi lontani da Roma.


Se penso ai profumi ed in particolare alla lavanda non potrò che risalire prima a Grasse e poi ai campi coltivati da cui estrarre quell'inconfodibile odore, anche di fronte ad una famosa abbazia (Senanque).


L'unica nota dolente del viaggio ancora una volta i francesi. Così come a Parigi raramente abbiamo incontrato gente cortese ma ogni volta nei ristoranti ed hotel ci rimaneva quella sgradevole sensazione di scortesia, quasi che dovessimo essere noi a dover ringraziare loro per aver la possibilità di mangiare o soggiornare.

Ed attenzione a capitare alla Brasserie Le Reinassance a Gordes, perchè oltre alla scortesia pagherete per un bicchiere di vino bianco e mezza bottiglia di acqua 14,4 euro (50 cl d'acqua = 6,5 €)!

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Twitter: ci sono cascato

06 ottobre 2009
Posted by Daniele


Alla fine ho ceduto ed ho aperto un account Twitter (qui nella colonna a destra appariranno gli aggiornamenti). Lo userò, non lo userò, boh...

Mi piace l'idea di poter scrivere pensierini, non tanto quello che sto facendo ma più che altro piccole, veloci e simpatiche riflessioni.

Inizio e vediamo se dura. Se volete, seguitemi...

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Obiettivo centrato: nuovo PB

04 ottobre 2009

E come per magia il post numero 500 di questo blog festeggia la caduta del muro dei 45 minuti sui 10 km. Come ho annunciato trionfante nel mini post precedente, stavolta ce l'ho fatta! Ed anche con un discreto margine: 44:42!

Con il senno di poi direi che mi è servita l'esperienza di 15 giorni fa a Pisa, per pensare meglio a come comportarsi in gara, a gestirsi ed a non compiere gli stessi errori. Ma comunque, più di tutto contano testa e gambe ed oggi c'erano.

Quindi oggi non si è lasciato nulla al caso. A partire dall'abbigliamento (che bel figurino tutto in nero con la maglia della DJTEN dell'anno scorso eh!), alla musica (che stavolta era con me e rappresentata dai soli Muse), all'idea del ritmo da tenere (voglio andare a 4:30/km precisi e poi provare il colpaccio solo negli ultimi 3 km) e con una novità e cioè niente cardiofrequenzimetro.


Prima del via tentativo di Blogpoint di fronte al cavallo dell'ippodromo. Nessuna ombra umana ma solo la statua. Ma d'altronde era troppo fuori mano, ho fatto quasi un km per arrivarci (Claudio ma come ti è venuto in mente di proporre quel punto?) :-)

E comunque qualche incontro casuale è avvenuto. Riconosco il grandissimo Paolo nel riscaldamento e nel dopo corsa Innovatel.

Dopo due chiacchiere e due corsette lascio Paolo che si posiziona più avanti e poi... Pronti, via!

Comunque sono abbastanza avanti. Solito casino, fra gente che ti vorrebbe calpestare e chi invece vorrebbe solo correre. Comunque il 1° km va via liscio a 4:30. Il problema arriva subito al 2° km: non credo ai miei occhi quando vedo 4:20!

Impreco con me stesso e quasi mi urlo contro. Ora si rallenta e si punta a tagliare il 5° km con il tempo di 22:30. Le sensazioni sono buone, il percorso è scorrevole, niente curve secche e passare ai rilevamenti in perfetta sincronia fra Garmin e km ufficiali è buona cosa.



Arrivo al quinto km praticamente secondo i piani, non mi sento freschissimo ma sento che ci sono margini. Vorrei quasi accelerare ma ancora mi tengo un po' frenato, mi ripeto mentalmente di attendere il 7° km.

Ed invece già il sesto va via un po' più veloce del previsto. Porco cane, è presto! Ma ormai sono in ballo, ora non si rallenta più. Si va, si spinge e si dà quello che si ha.

In genere è qui che odio le 10 km, quando la fatica si fa sentire e tu devi continuare a tenere il ritmo elevato, anzi meglio accelerare.

Mi ripeto di spingere e di non mollare. La spinta psicologica decisiva è la consapevolezza di essere il linea con le previsioni. I km 8 e 9 vanno via quasi uguali e quando passo sotto l'ultimo km capisco che è fatta! E' solo questione di vedere quale tempo ma è sicuro sotto i 45.

Via via via, finish line quando cavolo arrivi? Non sembra mai arrivare, ma poi è il suo momento. Stoppo il Garmin e mi godo la soddisfazione!! Nuovo PB!! E adesso sarà un bel casino migliorarlo... :-)


Per quest'anno basta 10 km. Da un lato mi piacciono ma inizio un po' a soffrirle perchè non lasciano mai un momento di "riposo", non puoi concederti rilassamenti, devi praticamente sempre spingere e tenere alta la velocità.

E ora riproviamo con le mezze e vediamo cosa salta fuori...

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44:42 :-)))

Posted by Daniele

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