L'ultima lettera
18 ottobre 2008In questi giorni si parla molto (e a ragione!) di Saviano. Quello che penso del suo libro lo avevo già detto QUI. Quel che penso invece di Saviano è tutto il bene possibile. Ha usato la letteratura, la parola, la forza civile della denuncia. E ha perso la sua vita, la spensieratezza. Ma ha una passione ed una capacità di raccontare quel mondo in cui è cresciuto (da ultimo in una straordinaria intervista l'altra sera a Matrix) che mi porta ad ammirarlo ogni giorno di più.
Volevo qui parlare invece di un fatto tragico accaduto poche settimane fa e passato praticamente inosservato. Per rendere omaggio ad una persona che si è spesa, purtroppo a quanto pare senza successo, nella lotta civile.
La mattina del due ottobre scorso, il professor Adolfo Parmaliana è salito sulla sua Bmw 320 e ha raggiunto un viadotto dell'autostrada Messina-Palermo. Poi è sceso dall'auto e si è gettato nel vuoto, schiantandosi dopo essere precipitato per 35 metri.
Parmaliana era uno stimato docente di Chimica industriale ma anche un feroce accusatore di quell'intreccio affaristico-mafioso che spadroneggiava a Terme Vigliatore, paesino di sette mila abitanti senza caserma dei Carabinieri.
Anche grazie alle sue denunce, il consiglio comunale è stato sciolto nel dicembre 2005. Ma il lieto fine, per Parmaliana, non è mai arrivato.
Al contrario, il suo coraggio ha riscosso l'indifferenza, il disprezzo di chi vive di disonestà. E sul fronte della magistratura, le cose non sono andate meglio. Le indagini partite dalle sue indicazioni si sono arenate, una dopo l'altra. Finché si è giunti al paradosso: una denuncia per diffamazione recapitata allo stesso Parmaliana.
A quel punto, il professore si è sentito braccato. E come gesto estremo, di fronte a un potere troppo forte, si è tolto la vita. Lasciando dietro di sé, però, due tracce importanti.
La prima è un dossier, attualmente al vaglio della procura di Reggio Calabria (competente sui magistrati messinesi). La seconda è una lettera di quattro pagine, trovata sul tavolo del suo studio. Un documento di straordinaria forza e drammaticità rivolto alla pubblica opinione, ai suoi familiari, agli amici più cari. Parole scritte a penna sotto al titolo La mia ultima lettera.
Che inizia così...
La Magistratura barcellonese/messinese vorrebbe mettermi alla gogna vorrebbe umiliarmi, delegittimarmi, mi sta dando la caccia perché ho osato fare il mio dovere di cittadino denunciando il malaffare, la mafia, le connivenze, le coperture e le complicità di rappresentanti dello Stato corrotti e deviati. Non posso consentire a questi soggetti di offendere la mia dignità di uomo, di padre, di marito di servitore dello Stato e docente universitario.
E QUI si può leggere integralmente.
(fonte Espresso.it)
2 commenti:
- Anonimo ha detto...
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Mi piacerebbe avevi tra i link amici, facciamo uno scambio? anche perchè abbiamo cambiato indirizzo. Un Bacio, Konsuelo
[strong]www.alexdelpieroworld.blogspot.com[/strong] - 20 ottobre, 2008 13:21
- Anonimo ha detto...
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eheh e si..quest'anno tocca a te seguirmi...l'anno scorso ti avevo seguito io..speriamo bene :)
ivo - 21 ottobre, 2008 19:09