Ishmael Beah - Memorie di un soldato bambino
30 giugno 2007Il ragazzo che compare qui a sinistra è Ishmael Beah ed è l'autore di Memorie di un soldato bambino, libro che ho appena finito di leggere.
Ricordo l'imbarazzo con il quale Fabio Fazio l'aveva accolto ed intervistato qualche mese fa a "Che tempo che fa" (riporto sotto il video dell'intervista).
L'imbarazzo era dovuto al senso di assoluto rispetto e quasi alla volontà di scusarsi, a nome del mondo occidentale, per tutto ciò che questo ragazzo ha dovuto subire nella sua infanzia. Oggi capisco quell'imbarazzo. E potrebbe essere il mio.
Il libro mi ha accompagnato in questo ultimo mese. La lettura procedeva lentamente perchè ogni volta era come buttarsi in un incubo. Al peggio sembrava non esserci mai fine. Alla sofferenza sembrava non esserci rimedio. E sempre il mio pensiero andava a chi ha trovato la forza per scrivere e raccontare ciò che ha passato.
Leggevo e pensavo in continuazione: "non è un romanzo, è successo davvero. Come si può sopportare tutto ciò? Come è possibile tale livello di barbarie? Perchè un bambino deve subire questo?".
Per dare un'idea: Ishmael deve scappare dalla sua casa, perde i genitori, perde i fratelli. E' costretto a fuggire nella foresta, è catturato dall'esercito governativo, imbottito di droga, educato all'orrore, all'omicidio, alla devastazione.
Ma alla fine il racconto è anche un ringraziamento all'opera dell'Unicef e delle Ong. Onore a chi impegna la propria vita ad aiutare chi ha bisogno.
Da oggi quando leggerò le notizie sul Darfur, sulle guerre civili, sui bambini soldato non potrò essere indifferente. La lettura di un libro così ti lascia il segno e ti rende consapevole del privilegio delle nostre vite.
4 commenti:
- Isabel Green ha detto...
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mi ricordo l'amarezza dopo aver visto blood diamonds...bisognerebbe fare qualcosa per fermare questo schifo ma se i governi occidentali non si impegnano seriamente la vedo un pò grigia...
- 01 luglio, 2007 09:50
- Unknown ha detto...
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sì, almeno continuare a ricordare, mostrare, e non chiudere gli occhi almeno noi. noi siamo i nostri governi, dovremmo rendercene conto
peace and love - 01 luglio, 2007 19:57
- Anonimo ha detto...
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HO LETTO IL LIBRO DI ISHMAEL E PERSONALMENTE HO APPENA REALIZZATO DI VIVERE CN DEI PARAOCCHI...è difficile da ammettere ma sn stata sconvolta e credo che le sue parole mi abbiano lasciato 1 segno indelebile...se penso alla mia vita da sempre comoda e agiata non riesco a smettere di vergognarmi di me stessa. io cercherò nel mio piccolo di fare qualcosa per questi soldati bambini perchè un infanzia negata ti rovina l'esistenza...e con questo vorrei fare 1 appello finale siamo tante piccole gocce nel mare ma insieme possiamo formare l'oceano..battersi per i diritti dei bambini non è un obbligo ma 1 dovere per noi stessi e per i nostri figli ed anche se la realtà di ishmael è molto lontana dalla nostra un giorno potrebbe coinvolgere le nostre famiglie..preserviamo il futuro x 1 mondo migliore!!!!!!!!! (3^sA seregno)
- 03 settembre, 2007 15:40
- Anonimo ha detto...
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Il libro più bello che abbia mai letto.
Mi ha colpito tantissimo, è scritto in una maniera fantastica, come pochi romanzi che io abbia letto dall'alto dei miei 15anni; purtroppo però è ciò che succede davvero nel mondo, questa è la cosa preoccupante.
E noi?
Noi ce ne stiamo seduti sul divano.
Claudia # - 06 novembre, 2008 21:07