Post epocale: di tutto, di più. E sì, anche gli auguri!

22 dicembre 2009



Da un'imbiancata Milano epocale mega post calderone in cui metto dentro un po' di tutto: corsa, viaggi, calcio, libri, musica e auguri.

Allora, iniziamo con la CORSA. Tanto per fare un minimo di punto sulla stagione 2009. Questo è il riepilogo degli allenamenti di quest'anno:



Ho corso meno rispetto all'anno scorso (oltre 200 km), ho avuto un picco di 12 uscite ad aprile, poi comunque sempre un po' sui miei standard fino alla pigrizia quasi totale di novembre e dicembre.

Che dire? Potevo sicuramente impegnarmi di più. Essere un po' più "organizzato" ed invece ho preferito un po' una allegra anarchia. Però va bene così. La corsa mi ha fatto stare bene e regalato comunque soddisfazioni.

Da un punto di vista cronometrico ho tolto 36 secondi al PB sui 10 km, sembra niente ma vuol dire stare sotto i 45 minuti e quindi per me gran successo.

Poi sulla mezza ho limato solo 33 secondi. Ma qui ho due importanti considerazioni: la prima che dopo l'infortunio di inizio anno sono ripartito da zero (in maggio mezza in oltre 1:49) e la seconda che sicuramente valevo un po' meno e se fossi andato a Riva del Garda avrei limato ancora il tempo... Vabbè un nuovo stimolo per il 2010. Ma se guardo i tempi ridicoli delle ultime uscite ne ho da pedalare.


Capitolo VIAGGI. Il 2009 è stato semplicemente fantastico! E non è finita qui…

Ho viaggiato in lungo ed in largo e non mi pento di un solo centesimo speso. In quest’anno:

ho messo piede per la prima volta nell’est di Varsavia e Belgrado

poi in un est che oggi è occidente a tutto tondo come Berlino

ho scoperto la Provenza e la Costa Azzurra

e mi sono fatto ammaliare dalla Val d’Orcia

sono stato ben due volte a Londra

ed ho visitato l’estremo sud dell’Inghilterra di Plymouth ed Exter

ho rivisto con piacere Verona e Padova inframmezzate dalla novità del piccolo gioiello Soave

e poi ancora la grandezza di Roma

l’Emilia di Bologna e Parma

ho colmato la lacuna di non aver visto Genova

ed ho posto il mio sguardo sulle bellezze umbre di Gubbio, Assisi e Spello

senza tralasciare Perugia

e poi ancora Arezzo, Firenze, il lago d’Orta e quello di Como, il Lago Maggiore

Forse mi sono dimenticato qualche posto, chissà.. E comunque come dicevo prima non è finita qui: fra una settimana sarò ad Istanbul!

E da lì saluterò questa meraviglioso 2009 in viaggio.



Ed eccomi al capitolo CALCIO. Splendente ed entusiasmante per la parte relativa al Barça quanto nero e deprimente per la parte juventina.

Il Barça è una favola, la Juve un pianto. Avevo modestamente indicato una soluzione dopo la sconfitta con il Bayern ma non è successo niente. Se non altri disastri. Ciro non ha nemmeno la dignità di dichiarare il suo fallimento e togliersi di mezzo e Blanc e Secco hanno invece la faccia di bronzo di essere ancora dove sono.

Adesso visto che di allenatori bravi in giro non ce ne sono più, andiamo avanti così fino alla fine e poi, please, sbrigatevi a prendere Benitez che è in rotta con il Liverpool. Bene che si riveda Bettega (neppure mai sfiorato da calciopoli), almeno uno che capisce di calcio c’è, nel nulla assoluto di oggi.

E comunque meno male che posso dire Viva el Barça!




Ed ora passiamo ai LIBRI. Ho letto un libro che merita di essere citato. Riporto qui il commento che ho scritto sulla mia libreria Anobii:

"Confermo la definizione già trovata in una recensione qui su Anobii: un libro necessario. Scritto con un equilibrio, essenzialità, capacità critica sorprendente se si pensa che l'autore è il figlio del Commissario Calabresi.

Un quadro di quegli anni da un punto di vista diverso e spesso dimenticato: quelle delle vittime e dei familiari. Davvero, a mio parere, una lettura necessaria."

Consiglio davvero a tutti di leggere Spingendo la notte più in là di Mario Calabresi. Si legge d'un fiato in pochissimo tempo.

Poi da un po' sto leggendo anche Disputa su Dio e dintorni di Augias e Mancuso. La lettura procede un po' lenta un po' per vari intoppi di percorso, un po' perchè voglio ben digerire qualche parte abbastanza ostica. Ma è un libro sorprendente soprattutto per le tesi e le aperture del teologo Mancuso. Prima o poi ne farò un post.

Intanto è di nuovo in stand by, gli eventi hanno ora portato sul comodino Istanbul di Pamuk.


E infine un pizzico di MUSICA. E' da un po' che attende ma è l'ora di postare questa fantastica versione di One di Johnny Cash. Did I disappoint you?



A risentirci nel 2010. A chi ha avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui ecco i miei AUGURI di un sereno Natale ed un brillante anno nuovo!

Ho perso le parole

18 dicembre 2009
Posted by Daniele

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L'unica cura. Fare presto.

08 dicembre 2009


Non è più tempo di gente che deve imparare. Non è più tempo di figure penose, imbarazzanti, impresentabili.

E' stato uno strazio. Ricordiamo che quella squadra bistrattata dal Bayern era la Juve. Agite. E velocemente.

Tris d'assi favoloso!

01 dicembre 2009
Posted by Daniele

Tagliolini Cacio e Pepe - Ristorante Roma Sparita - Piazza Santa Cecilia in Trastevere

Bucatini all'amatriciana - Hostaria Farnese - Via dei Baullari 109


Tonnarelli alla carbonara - Ristorante Maccheroni - Piazza delle Coppelle

Che dite? Secondo voi ho mangiato bene? :-)
E Roma... favolosa come sempre... week end stupendo. Ode alla città eterna!

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Che lezione!

25 novembre 2009
Posted by Daniele

Tanto per chiarire chi è il Campione d'Europa. Triturata, schiacciata, messa in un angolo per l'intera partita. Mourinho annichilito. E senza Ibra e Messi. Grazie Barça.

Riconciliazioni

22 novembre 2009
Posted by Daniele


Con il sole. Con il bel tempo. Con il cielo azzurro. Con il mare. E sì, anche con la corsa.

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Grigio novembre

19 novembre 2009


Ormai è ufficiale, a Milano hanno rapito il sole. Non c’è traccia da una settimana. E’ incredibile, non piove, fa anche abbastanza caldo ma è tutto monotematico grigio. Non si vedono nuvole distinte ma solo una cappa grigia impenetrabile.

Cercasi disperatamente un raggio di sole…

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Grazie Roberto Saviano

12 novembre 2009
Posted by Daniele


Sono appena stato in Iran, in Siberia, in Nigeria, a Castel Volturno ed in Cecenia. Ho conosciuto scrittori e storie che non conoscevo. Sono stato scosso da una voce ferma, chiara e appassionata. Sono stato all'inferno per arrivare alla bellezza. Sono stato partecipe di una meravigliosa serata di cultura, di libri, di testimonianze, di persone, di vita.

Grazie Roberto Saviano.

Per fortuna l'Italia sa anche esprimere qualcuno come te.

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Vergogna

Posted by Daniele


Come si fa a non indignarsi? Come si fa a non parlarne? Come si fa a far finta di niente? Come si fa a vivere in Paese del genere dove per salvare uno si manda in vacca tutto? Come si fa???

Non è bastato il lodo Schifani (incostituzionale), non è bastato il lodo Alfano (incostituzionale) oggi è il momento del processo breve. E’ un’ossessione. L’agenda è dettata dalla sua assoluta determinazione a sottrarsi alla giustizia.

Uno schifo assoluto. Una intera nazione senza dignità al soldo del suo monarca. Vergogna, questo è quello che dovrebbe provare, ma non lui, ma quel branco di pecoroni che lo seguono.

Io no. E ne sono orgoglioso.

Non volevo più parlare di politica. So che è solo uno sfogo e non serve assolutamente a nulla. Ma non ce la faccio. Come si fa?


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Scusate ma stavolta passo

10 novembre 2009
Posted by Daniele


Darò un dispiacere a Fatdaddy ma ufficializzo la mia rinuncia alla mezza di Riva del Garda. In realtà do un dispiacere anche a me stesso perché era la prima, e forse unica, occasione in cui avrei avuto la possibilità di sfruttare l’andatura di una lepre che, ne sono stracerto, mi avrebbe condotto ad un grande PB.

Ma purtroppo c’è un tempo per tutto e bisogna fare ciò che si sente. Niente perché “devo” ma solo perché “voglio”. Ed intimamente non ho voglia di andare a Riva e correre per 21 km.

Ovviamente ci sono stati un po’ di intoppi. Ho corso 22 km d’allenamento ormai 8 giorni fa e subito ecco ripresentarsi un noto problemino alla gamba. Dopo 3 giorni, pronto per provare a riprendere ecco che mi attacca una febbricina con annesso virus intestinale.

Oggi sarei pronto a riprendere, ma sinceramente non ho voglia. Non ho voglia di mettermi le scarpe, non ho voglia di andare fuori al freddo, non ho voglia di correre, non ho voglia di soffrire.

E allora me ne prendo un'altra di settimana di stop. Mi riposo ben bene fisicamente e mentalmente. E poi si riparte, verso dove non so. Ma da qualche parte di sicuro.


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Per fortuna oggi è solo storia

09 novembre 2009
Posted by Daniele

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A spasso nella memoria: NY 2007

01 novembre 2009
Posted by Daniele


Rieccola puntuale ogni anno. Ed oggi oltre 40.000 persone vivranno il loro sogno. E’ normale che oggi la mia mente ritorni un po’ oltreoceano, vicino a chi si appresta a percorrere i cinque quartieri della Maratona di New York.

Per chi volesse ripercorrere con me quel fantastico 4 novembre 2007, ecco qua il post della mia Maratona di New York.

E poi i video da me fatti in corsa:

sulle note di Bruce Springsteeen…

o l'arrivo in presa diretta...

o tutti gli altri con la mia viva voce...



Ed infine, il libro, che raccoglie tutti i post e tutti i commenti dai primi 5 minuti di corsa al sogno realizzato:

Download a soli 0,99 €

Stupidità

27 ottobre 2009

Alla macchinetta del caffè ho ascoltato una conversazione fra colleghi stranieri. Si chiedevano, e ovviamente ci prendevano un po' in giro, il perchè loro, in quanto non residenti in Italia, non possano andare a San Siro a vedersi una partita di calcio.


Erano a Milano in missione di lavoro e volevano approfittarne per godersi una partita. Non si può. La legge lo vieta.

Ma quale cavolo è la ratio? Un turista straniero è pericoloso? Come tutti sappiamo, sono ben altri i problemi. E intanto ci sorbiamo i sorrisi ironici sugli "strani italiani"...

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Una fantastica progressione!

18 ottobre 2009


A 5 mesi esatti dall'ultima volta in cui ha corso 21 km di fila ecco che oggi alle 8:30 Daniele, alias Viva el Barça, è nel centro di Cremona deciso a correre la cosiddetta Maratonina. Il clima è rigido, i gradi sono pochini e lui prima di tutto si chiede perchè cavolo si è messo le maniche corte.

Ma astutamente ha nella borsa anche quelle lunghe e così, indossata la maglia rosso fuoco, dopo i soliti cinque minuti di riscaldamento e dopo un incontro con gli immancabili grandi Blogtrotters, alle nove e trenta sente uno sparo e si ritrova a correre.

La tattica è semplice, andare piano, andare piano, andare piano e poi se la benzina rimane accelerare dal 13° km in poi.

E il nostro Viva el Barça all'inizio non si smentisce, ha in testa Bologna 2008 ed è deciso a riprovare le stesse sensazioni. Dopo 8 km più o meno regolari a 5 min/km decide che si era rotto un po' le scatole e vuol testare cosa succede a piazzare un paio di km più veloci e così fa (4:49 e 4:51). La sorpresa è positiva: non succede niente. Niente affanno, nessun problema.

O cavolo, non sarà mica una giornata di grazia? E che fa ora? Un km a 5:00 e poi la folle decisione. Oh perbacco, non è mica un allenamento, è una gara. Via agli indugi e la maglia rossa parte e non si ferma più.


Daniele vede davanti qualche centinaio di metri i palloncini dell'ora e 45 e la caccia è spietata.

Un indiavolato, li punta, li supera e non si sa che cavolo vuol fare. Molto probabilmente sta andando in contro ad un "botto" clamoroso. Non corre 21 km da 5 mesi e l'accelerazione così violenta può esser fatale.

Ma cavolo, supera un casino di gente e questo lo carica ancor di più. Spinge. A tre km dalla fine quando le immagini della telecamera che inquadrano il suo volto lo danno alla frutta scorge poco davanti a lui un Blogtrotters noto come Ale57.

Ecco cosa deve fare ora, raggiungerlo e far finta di volerlo staccare, tanto quello sicuro reagisce ed un po' di innocente competizione lo trascinerà all'arrivo. La furbizia non gli manca, le gambe quasi, ma la testa oggi stava alla grande.

Raggiunge il noto blogger, lo salta con facilità e quello, come previsto dopo 30 secondi lo risupera e lo traina per un paio di km.

La fatica si sente, il ritmo però rimane buono. Daniele capisce che il PB - incredibile - non ci avrebbe mai sperato oggi, è in tasca.

E' tutto ben apparecchiato per accoglierlo all'arrivo e sembra anche al di sotto dell'ora e 43. Ma ha fatto i conti senza l'oste...

E' quasi arrivato ma a duecento metri dalla linea d'arrivo si ritrova un'impennata della Madonna. Ma si può finire in salita così? Stringe i denti e tenta di non farsi sbranare da quella diabolica pendenza. Ma qualche secondo lo lascia lì. E' così stordito che si dimentica anche di stoppare il Garmin.

A casa vedrà sul web il suo real time: 1:43:03. E non è così stupido da farsi condizionare da quei 3 secondi. E' stata una fantastica corsa, una meravigliosa corsa in progressione, per un grande nuovo Personal Best!

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Il taxi

15 ottobre 2009

Barcellona, settembre 1998.

Lo sguardo mi cade laterale su un taxi giallo e nero, come sono dipinti da queste parti, dove un gruppetto di persone sta caricando bagagli nel retro dell’auto. Riconosco distintamente due genitori ed il loro figlio. Noto la premura del figlio nell’aiutare il padre ed il taxista nell’inserire le valige.


Mi soffermo su di loro, di fatto sono a pochi metri e li sto fissando in maniera intensa. Vorrei distogliere l’attenzione ma non ci riesco. Come in un flash i visi delle persone a pochi metri da me si sono trasformati in quelli dei miei genitori e la premura che noto nel figlio mi ricorda quella dei miei nell’aiutarmi a caricare le valige.


Cerco i loro sguardi. Di fatto sono invadente rispetto ad un momento loro privato. Stavolta me ne rendo conto e un po’ mi vergogno della mia invadenza. Mi allontano. Cerco di riprendere la strada. Voglio restituire alla loro vita un momento che appartiene solo a loro.


Ma è più forte di me, mi volto. Non mi vedono più, pensano solo a loro e mi sento sollevato.


L’abbraccio con la madre è lungo, intenso. Con il padre è più breve ma poi si trascina in una forte stretta di mano. Continuo a guardare ed ancora ripenso ai saluti con i miei cari.


Mi allontano definitivamente mentre il taxi parte ed il figlio rimane ai bordi della strada.


Cosa starà facendo mia mamma adesso? Quali saranno i suoi pensieri con suo figlio per la prima volta lontano da casa? Mi asciugo una lacrima e riprendo velocemente a camminare. Non c’è tempo per la malinconia. Non voglio lasciare spazio alla malinconia.



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Provenza

12 ottobre 2009
Posted by Daniele


Un paio di settimane fa in occasione del mio compleanno ho fatto un bellissimo viaggio in Provenza e Costa Azzurra. Quasi 1500 km in macchina alla scoperta di una parte della Francia che mi incuriosiva.
Partendo comunque dall'assunto che Val d'Orcia batte Provenza 3 a 0 (per i panorama spettacolari, per le splendide cittadine e per il cibo superiore) anche la Provenza merita sicuramente un giudizio positivo con alcune perle che mi piace segnalare e condividere.

Non sapevo che così vicino a noi si potesse godere della possibilità di farsi mancare il fiato dalla spettacolarità di un Gran Canyon.
O dai colori e dalla originalità di un paesino incatevole creato e incastonato sotto una montagna rocciosa (Moustiers-Sainte-Marie).

Quando vedrò qualche cosa color ocra ora l'associerò immediatamente a Rouissillon, il paese dell'ocra dove puoi perderti fra i colori delle sue pareti.

Se penso al potere temporale della Chiesa ed agli errori tremendi che ha compiuto nella sua storia cercando di inseguire un potere politico e territoriale non potrò che pensare alla fortezza del Palais des Papes ad Avignone, dove chiara emerge la storia poco religiosa e molto "imperiale" di quel periodo dei Papi lontani da Roma.


Se penso ai profumi ed in particolare alla lavanda non potrò che risalire prima a Grasse e poi ai campi coltivati da cui estrarre quell'inconfodibile odore, anche di fronte ad una famosa abbazia (Senanque).


L'unica nota dolente del viaggio ancora una volta i francesi. Così come a Parigi raramente abbiamo incontrato gente cortese ma ogni volta nei ristoranti ed hotel ci rimaneva quella sgradevole sensazione di scortesia, quasi che dovessimo essere noi a dover ringraziare loro per aver la possibilità di mangiare o soggiornare.

Ed attenzione a capitare alla Brasserie Le Reinassance a Gordes, perchè oltre alla scortesia pagherete per un bicchiere di vino bianco e mezza bottiglia di acqua 14,4 euro (50 cl d'acqua = 6,5 €)!

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Twitter: ci sono cascato

06 ottobre 2009
Posted by Daniele


Alla fine ho ceduto ed ho aperto un account Twitter (qui nella colonna a destra appariranno gli aggiornamenti). Lo userò, non lo userò, boh...

Mi piace l'idea di poter scrivere pensierini, non tanto quello che sto facendo ma più che altro piccole, veloci e simpatiche riflessioni.

Inizio e vediamo se dura. Se volete, seguitemi...

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Obiettivo centrato: nuovo PB

04 ottobre 2009

E come per magia il post numero 500 di questo blog festeggia la caduta del muro dei 45 minuti sui 10 km. Come ho annunciato trionfante nel mini post precedente, stavolta ce l'ho fatta! Ed anche con un discreto margine: 44:42!

Con il senno di poi direi che mi è servita l'esperienza di 15 giorni fa a Pisa, per pensare meglio a come comportarsi in gara, a gestirsi ed a non compiere gli stessi errori. Ma comunque, più di tutto contano testa e gambe ed oggi c'erano.

Quindi oggi non si è lasciato nulla al caso. A partire dall'abbigliamento (che bel figurino tutto in nero con la maglia della DJTEN dell'anno scorso eh!), alla musica (che stavolta era con me e rappresentata dai soli Muse), all'idea del ritmo da tenere (voglio andare a 4:30/km precisi e poi provare il colpaccio solo negli ultimi 3 km) e con una novità e cioè niente cardiofrequenzimetro.


Prima del via tentativo di Blogpoint di fronte al cavallo dell'ippodromo. Nessuna ombra umana ma solo la statua. Ma d'altronde era troppo fuori mano, ho fatto quasi un km per arrivarci (Claudio ma come ti è venuto in mente di proporre quel punto?) :-)

E comunque qualche incontro casuale è avvenuto. Riconosco il grandissimo Paolo nel riscaldamento e nel dopo corsa Innovatel.

Dopo due chiacchiere e due corsette lascio Paolo che si posiziona più avanti e poi... Pronti, via!

Comunque sono abbastanza avanti. Solito casino, fra gente che ti vorrebbe calpestare e chi invece vorrebbe solo correre. Comunque il 1° km va via liscio a 4:30. Il problema arriva subito al 2° km: non credo ai miei occhi quando vedo 4:20!

Impreco con me stesso e quasi mi urlo contro. Ora si rallenta e si punta a tagliare il 5° km con il tempo di 22:30. Le sensazioni sono buone, il percorso è scorrevole, niente curve secche e passare ai rilevamenti in perfetta sincronia fra Garmin e km ufficiali è buona cosa.



Arrivo al quinto km praticamente secondo i piani, non mi sento freschissimo ma sento che ci sono margini. Vorrei quasi accelerare ma ancora mi tengo un po' frenato, mi ripeto mentalmente di attendere il 7° km.

Ed invece già il sesto va via un po' più veloce del previsto. Porco cane, è presto! Ma ormai sono in ballo, ora non si rallenta più. Si va, si spinge e si dà quello che si ha.

In genere è qui che odio le 10 km, quando la fatica si fa sentire e tu devi continuare a tenere il ritmo elevato, anzi meglio accelerare.

Mi ripeto di spingere e di non mollare. La spinta psicologica decisiva è la consapevolezza di essere il linea con le previsioni. I km 8 e 9 vanno via quasi uguali e quando passo sotto l'ultimo km capisco che è fatta! E' solo questione di vedere quale tempo ma è sicuro sotto i 45.

Via via via, finish line quando cavolo arrivi? Non sembra mai arrivare, ma poi è il suo momento. Stoppo il Garmin e mi godo la soddisfazione!! Nuovo PB!! E adesso sarà un bel casino migliorarlo... :-)


Per quest'anno basta 10 km. Da un lato mi piacciono ma inizio un po' a soffrirle perchè non lasciano mai un momento di "riposo", non puoi concederti rilassamenti, devi praticamente sempre spingere e tenere alta la velocità.

E ora riproviamo con le mezze e vediamo cosa salta fuori...

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44:42 :-)))

Posted by Daniele

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E dopo il 4 ancora il 5...

20 settembre 2009


Fallito l'assalto ad un tempo sotto i 45 minuti nei 10 km. Ieri sera come previsto ero al via della tappa Gazzetta Run di Pisa con l'intento di portare a casa un tempo che iniziasse con 44...

Ma niente, d'altronde se uno non si allena non migliora. Dopo Berlino (22 agosto, praticamente un mese fa) sono andato a correre 6 volte. Nessuna ripetuta, niente di specifico per i 10 km. Ed il risultato è stato scoppiare al settimo/ottavo km.

Il percorso era un po' nervoso, con 20 curve da 90 gradi e 6 attraversamenti di ponti, in un circuito in pieno centro da percorrere due volte e mezzo. Comunque bello davvero correre in centro storico di sera!

Il problema di ieri penso si possa sintetizzare con un dato: i secondi 5 km in 22:59 (a Berlino li avevo fatti in 21:51) che si sommano ai primi 5 km fatti a 4:26/km cioè troppo veloci.

E sì, a me che piace fare la seconda parte più veloce, mi sono fatto prendere la mano... Primo km 4:20, secondo 4:23...

Ed al sesto ero già in difficoltà nera. Mi ha aiutato l'agganciare un duo capeggiato da una canottiera gialla. Ho tentato disperatamente di resistere dietro a quel giallo. Psicologicamente sapevo che se mi fossero scappati avrei subito il contraccolpo...

Ho tentato, ci sono riuscito per un paio di km... Ma poi sono volati via. Ed il km dopo (il nono) è uscito a 4:48. La luce si era spenta. Pensavo solo allo striscione, pensavo a saltare la Deejay Ten del 4 ottobre (mi dicevo, ma che ci vai a fare?), pensavo (pazzia) anche di fermarmi.

Beh, ovviamente non mi sono fermato. Timida reazione all'ultimo km (4:36). E crono finale 45:28.

A questo punto penso che a Berlino, aiutato dal posto e dall'atmosfera, ho dato davvero più di quanto potessi ed il percorso più scorrevole ha sicuramente aiutato.

Sia a Berlino che ieri ho corso senza musica, ma ieri davvero ogni tanto (soprattutto nei tratti scuri lungo l'Arno) ne sentivo un po' la mancanza.

Forse il mio reale valore, con l'allenamento che ho, è questo. Boh, lo scopriremo alla Deejay Ten.

Comunque nonostante l'obiettivo cronometrico sia stato fallito, sono contento di esserci andato, ho goduto del centro città solo per noi runners e di una bella gita a Pisa.

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Programmi in corsa

13 settembre 2009


C'è chi già programma il 2010 ed io non avevo ancora programmato il 2009. Quindi un paio di settimane fa ho preso in mano il calendario ed ho tentato di incrociarlo con le corse sparse per le zone raggiungibili. Ed ecco fatto dove dovrei essere presente:
  • 19 settembre: 10 km notturna a Pisa (tappa Gazzetta Run)
  • 4 ottobre: 10 km Deejay Ten Milano
  • 18 ottobre: Mezza Maratona di Cremona
  • 15 novembre: Lake Garda Half Marathon
Ecco, questo è il quadro. In previsone delle mezze, ieri dopo quasi 4 mesi - ripeto 4 mesi - ho corso ben 18 km (l'ultima volta li avevo fatti in occasione della mezza di Pisa del 17 maggio).

Qualche scricchiolio, ma le gambe hanno retto. Ed ho provato alla fine quella sensazione di gambe dure che si prova quando si fanno i lunghi e si raggiunge una certa distanza per la prima volta.

Sono un po' preoccupato per la mezza di Cremona, è vicina, in mezzo ci metto due 10 km che non c'entrano niente con una preparazione per una mezza. Ma mi piacerebbe esserci, con quali obiettivi non so.

Le due 10 km vorrei mi portassero stabilmente esotto i 45 minuti. Ci provo.

Devo dire che dopo Berlino me la sono presa comoda. Sembra quasi che abbia avuto un rigetto dopo quello che si rappresentava, persa Parigi, come "l'evento" di quest'anno. Subito dopo mi sono preso una settimana di stop totale e poi uscite con poca voglia e poco ritmo. Sono davvero curioso di vedere come andrà sabato.

Per gli statistici ho messo anche io un bel contachilometri in un box qui a sinistra. Così tutto è ben monitorato. Fin ad oggi ho corso 534 km. Ridete pure Blogtrotters... Penso di essere il Blogtrotter che corre meno di tutti... Ma comunque mi diverto lo stesso.. :-)

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Oriana Fallaci: La Rabbia e l’Orgoglio

08 settembre 2009
Posted by Daniele



Sul Corriere della Sera di oggi c’è un bell’articolo di Ferruccio De Bortoli che rievoca i giorni precedenti la pubblicazione dell’articolo di Oriana Fallaci post 11 Settembre. I retroscena sono sempre interessanti e fanno entrare ancor di più nell’animo e nelle intenzioni di chi scrive. E questa prefazione di De Bortoli alla nuova edizione de La Rabbia e l’Orgoglio apporta qualche spunto sincero e apprezzabile.

Mi ricordo quando uscì quello scritto della Fallaci. L’irruenza, la violenza delle parole, ma anche la passione con cui certe tesi venivano esposte. Pur condividendo poco di quello che veniva scritto rimasi affascinato dalla capacità di scrivere, di descrivere e di scuotere le coscienze della Fallaci.

Nell’articolo di De Bortoli viene riportato un commento dell’ottobre 2001 scritto da Zincone: “Non conta la correttezza dei suoi argomenti, ma la forza con la quale mi costringe a riflettere” ed il Direttore del CorSera aggiunge che “un grande scrittore crea emozioni, scopre gli angoli più remoti della nostra coscienza, muove le passioni. Oriana ci prese a schiaffi, ci spinse contro un muro, insultandoci, ma risvegliò il nostro orgoglio sopito con l’affetto profondo che solo una madre, lei che non lo era, può avere nei confronti dei suoi figli”.

Ecco, quel libro, ebbe in me quell’effetto dirompente. Non condividevo ma apprezzavo la voglia, la forza, la capacità di reagire con quella scrittura. La Fallaci era davvero una grande scrittrice. E chi non vuol leggere o rileggere la Rabbia e l’Orgoglio provi con “Lettera ad un bambino mai nato”: stupendo.


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Berlino

02 settembre 2009
Posted by Daniele


Qualche impressione, qualche spunto da ricordare, del mio viaggio berlinese.

Berlino in poche parole potrei definirla strana, piena di storia recente, simbolo di ciò che fino a poco tempo fa era ed oggi non lo è più. Da questo punto di vista sono rimasto assolutamente colpito, direi quasi attratto dalla ricerca di spunti di un vissuto in un epoca diversa.

Dal punto di vista prettamente estetico la città l’ho apprezzata giorno dopo giorno. Mi è piaciuta, mi ha saputo mostrare le sue contraddizioni, i suoi magnifici nuovi scorci e le costruzioni simbolo di quel passato a cui poco fa accennavo.


Ma, al di sopra di tutto, rimane il Muro. Berlino è e rimarrà la città simbolo dell’epoca in cui il mondo conosceva il blocco sovietico. Vedere come quel Muro sia stato costruito in un minuzioso zig-zag fra le case, con una grandezza ed una idea di chiusura totale. E visitare quel km che è ancora rimasto, quell’East Side Gallery con i suoi murales, con i suoi ricordi è sicuramente il flash che assocerà Berlino alla mia mente.



Sempre sul tema Muro ho visitato anche il Museo Checkpoint Charlie, assolutamente da non perdere per avere un’idea reale di come la gente viveva in prima persona quell’ostacolo di cemento.

A proposito di Musei, la città ha un’offerta incredibile. C’è addirittura un area chiamata proprio Isola dei Musei ed entrata a far parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco anche per il suo valore artistico. Oltre al Checkpoint Charlie ho visitato il Jewish Museum e quello della DDR. Tutti ne hanno valso la pena.

Sentivo spesso dire che Berlino sembra ossessionata dalla trasparenza, che dopo l’oppressione senta il desiderio di mostrarsi e di essere chiara e limpida. Un po’ mi sembra vero. Ogni nuovo edificio sembra che non possa fare a meno del vetro.. è così a Potsdamer Platz, la Cupola del Reichstag, il Bundestag, la serie incredibile di nuove costruzioni lungo il fiume Spree…


Ed infine merita sicuramente un cenno il Memoriale delle vittime dell’Olocausto costruito pochi anni fa in un area vastissima. In pratica si tratta di 2.771 lastre di cemento di diverse misure poste una al lato dell’altra. Ecco, l’effetto è davvero inquietante e devo dire assolutamente adeguato a ciò che deve rappresentare. Un’idea semplice ma efficace.

Berlino in conclusione merita di sicuro una visita, anche più di una. E’ un tuffo nella storia in una città che però è proiettata fortemente nel futuro senza dimenticare chi era.

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Fenomeno Diego

30 agosto 2009
Posted by Daniele

Ma chi abbiamo preso!?!? Questo è un grandissimo!!!

Ieri sera sono stato a San Siro a vedere il derby e devo dire che l'Inter mi ha davvero impressionato, palla a terra, piedi buoni e gioco show. Ma oggi la Juve ha risposto ed alla grande.

Non so chi vincerà, l'Inter è davvero forte. Sarà un bel duello. Ma intanto oggi abbiamo dato un'occhiata a Super Diego. Che giocatore!

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Berlino: occasione speciale, risultato speciale. 45:00!

26 agosto 2009


Correre 10 km interamente nel pieno centro di Berlino meritava un risultato unico e speciale. Ed ho pensato bene di fare un bel 45:00 tondo tondo. Ma comunque il tempo è stata solo una ciliegina su una torta che sarebbe stata ad ogni modo fantastica.

Ma andiamo con ordine. Dopo aver visto passare i maratoneti partecipanti alla maratona mondiale (che fulmini!), giusto il tempo di andare in albergo a cambiarsi e verso le 15 ero in zona partenza (fissata alle 15:45).

Nel frattempo una giornata freschina si era trasformata in una abbastanza calda con un bel sole.Vista la marea di gente (oltre 6 mila arrivati) e capito che non c’era nessuna gabbia in partenza decido di saltare il riscaldamento e andare verso la linea dello start. Non ero l’unico a pensarlo, davanti avevo già tantissime persone. Penso, all’inizio sarà un vero caos.

Pronti, via. Rallentamenti, casino. Provo a sgusciare ai lati. E’ un rischio, si va a strappi. Talvolta lentissimo. Boh.

Mi accorgo che invece il Garmin mi segnala il primo km a 4:21. Impossibile. Deve essere andato un po' in tilt. Rivedendo poi i dati scaricati al pc mi accorgo che per circa 200 metri mi segnala una velocità pazzesca.


Il vero ritmo era ben oltre i 5 minuti... Ora scopro oltre 30 secondi persi, che per 10 km sono tantissimi.

Soltanto intorno al secondo km, poco dopo Potsdamer Plaz si va bene senza problemi. Ma ormai penso di aver accumulato un bel ritardo con il primo km lento, ma visto che il Garmin fa le bizze, non so sul momento quanto.

Viaggio bene senza particolare affanno e cerco con la vista sempre ogni angolo di città intorno.

Sto godendo della corsa e di ciò che mi circonda. Il passaggio nel bel mezzo del grandissimo parco Tiergarten è conciliante con il verde, che si associa benissimo con la corsa. Intorno al terzo km e mezzo la Statua della Vittoria


mi aspetta, la cerco con lo sguardo spesso fino a girarci intorno.

Intanto si avvicina il rilievo dei 5 km. Mi rendo conto di essere in ritardo con l’obiettivo (stare sotto i 45 minuti). Mi infastidisce il fatto che quando passo alle segnalazioni chilometriche il beep del Garmin era arrivato almeno 150 mt prima. Comunque non ci posso fare niente. Passo ai 5 km ufficiali in 22:55 e proprio quando sono davanti al Reichstag


ed alla sua magnifica Cupola


penso di mollare: “fregatene del ritmo, del tempo, pensa solo a ciò che ti circonda, non permettere ai secondi di distrarti dall’ambiente intorno”.

E così faccio per un po', pago un leggero rallentamento e faccio andare gli occhi ad incollare sensazioni visive nella memoria. Ma però vado, vado. I batttiti sono buoni, la falcata non è pesante e quasi inconsciamente il ritmo mi rimane elevato.

Quando passo al 7° km (fatto a 4:26), un flash, un calcolo improvviso, approssimativo: se riesco a fare i restanti 3 a 4:20 chiudo in 45 minuti. E lì parte una sfida inesorabile contro il tempo. Spingo come mai, sono concentrato nel mantenere sotto controllo la resistenza alla velocità e soprattutto alla fatica, che ora, più che mai, mi assale.

Ma non mollo, non voglio mollare. Sono in un contesto fantastico e mi devo giocare tutte le carte. Il posto lo merita.

Quando giro intorno alla Cattedrale


ed inbocco il lungo viale Unter den Linden da un km e mezzo che conduce direttamente alla Porta di Brandeburgo,

alla finish line, ormai è una lotta contro il tempo. 8° km a 4:17, poi 9° a 4:21.

Cerco con lo sguardo la maestosa Porta e mi faccio guidare dal lei. Assaporo ogni secondo con lo sguardo fisso a lei. La voglio raggiungere il prima possibile. Mi sembra vicina ma non arriva mai.

Quando ormai ci sono, sono molto vicino vedo inesorabili i secondi sul Garmin che scorrono. Ho paura di non farcela. I secondi vanno e la linea non arriva. E praticamente piazzo la prima volata della mia vita (ultimo km a 4:08, ultimi 200 sotto i 4). Uno scatto, non so con quali forze, e la Porta è “mia”. Stop al Garmin e non ci credo: 45 minuti tondi. Grande Daniele, mi dico.

Ho corso in strade spettacolari, con un rettilineo di arrivo da urlo, in una occasione speciale e con una prestazione da ricordare. Niente di meglio. Grazie Berlino.


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