Basta!

02 settembre 2008


I fatti sono noti. Un paio di migliaia di tifosi organizzati del Napoli hanno invaso la stazione ferroviaria di piazza Garibaldi; assalito un treno; costretto i viaggiatori ad allontanarsi e preteso che il convoglio raggiungesse Roma, dove i prepotenti - molti con il passamontagna a coprire il volto - sono stati accolti da trenta bus che li hanno accompagnati - gratis - all'Olimpico dove sono entrati senza alcun controllo dal cancello principale, molti senza biglietto, alcuni con sacchi di bombe carta. Il viaggio ha provocato danni alle cose (vagoni, bus) per quasi 600 mila euro.” (Repubblica.it)


Si ricomincia. E nel peggiore dei modi. Quello che ho visto alla tv domenica mi ha fatto venire il voltastomaco. La stazione Termini, la principale stazione italiana, che si ferma. Blocca la gente con un cordone di agenti. Si apre un varco protetto e passano gli esagitati, che urlano, insultano, gesticolano, minacciano. E una stazione, una città, un Paese ostaggio di quei delinquenti. Una scena deprimente, uno schiaffo in faccia alla voglia di rivedere la nostra amata Serie A.

Ciò non mi farà passare l’amore per il calcio. La bellezza di stare incollato alla televisione soffrendo per portare a casa una vittoria da Firenze e subire al 90° il gol del pareggio. Di godere delle magie di Ronaldinho (tanto non hanno portato punti…). Di vedere una squadra “operaia” che mette sotto l’Inter.

Ma quelle scene mi fanno cadere le braccia. Negli anni scorsi sono morte persone. Lo scorso campionato ci sono state partite con stadi vuoti. Si è mostrato il pugno duro. Basta allentare un minimo, dare fiducia autorizzando l’arrivo di tifosi e si finisce subito così.

Allora basta trasferte. Cambiamo la cultura. Il tifo organizzato che segue la squadra in trasferta non deve più esistere. Tutti i delinquenti identificati radiati dagli stadi. Sbagli una volta? Basta, hai chiuso. Non se può veramente più.

Si fa come dico io? Macchè, gli arrestati di domenica oggi sono già a spasso. Avanti così che si risolve qualcosa.

QUI un editoriale apparso sul Corriere delle Sera di oggi, con cui sono pienamente d’accordo.

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12 commenti:

Unknown ha detto...

Quello che fa 'zzare è che su tutti i media si parla di tifosi e non di delnquenti. Si va ad intervistare Abete e non il questore o il ministro degli interni. Nessuno dice chiaramente che le forze non devono intervenire assolutamente. Io il celerino negli stadi l'ho fatto e l'ordine tassativo era di lasciarli fare...
Per forza poi ci sono più abbonamenti a sky che allo stadio!
Lo stadio ai tifosi, il carcere per i delinquenti.

GIAN CARLO ha detto...

Con la forza non sempre si risolve, ma così bene non va.
Nel frattempo aspettiamo che cambi la cultura sportiva di un paese di pigri grazie a...ai Blogtrotters: extimation time 20 years

Mathias ha detto...

Sentivo che vogliono tirare in mezzo le società.Sbagliato!
Per me le società non devono pagare per fatti che escono fuori dalla sfera di controllo diretta. Un conto che episodi di questo tipo avvengono nello stadio o nel suo circondario (e ci puoi stare: non hai vigilato). Altro è ritenerle responsabili per le devastazioni che un gruppo di teppisti commette nei pressi di una stazione o quasvoglio altro posto(perchè altrimenti se passa il concetto della responsabilità oggettiva pure e semplice si potrebbe arrivare al paradsso che gruppi di balordi si mettano a fare casino al fine proprio di penalizzare la società. Noi rompiamo, tu paghi).. bisogna usare il codice penale, ma veramente, nei confronti di costoro (ma scusate..questi a Termini sfasciavano tutto e nessuna forza di polizia interveniva per portarli in questura, ma semplicemente era lì per contenerli e farli arrivare allo stadio?) Sembra che viga una sorta d'impunità dai reati la domenica mattina..

Ezio ha detto...

Qui' non si tratta piu' di calcio, questa e' una societa' malata.Una societa' con la cultura dello sballo e che il sabato sera si ubriaca o tira e corre a 160 km/h su strade di campagna uccidendo giovani donne o ragazzi che buttano la mondezza nel cassonetto. Visto gli scemi su You Tube con le molotov! qui non esiste piu' morale e c'e' la certezza dell'impunita' a chi compie questi fatti...esco di sabato sera tiro...uccido una donna in cinta tanto quanto staro' in carcere? un mese...poi...era giovane...non lo possiamo rovinare...ha vent'anni...va' allo stadio solo per scaricarsi...fa 600 mila euro di danni(che noi ripagheremo)...qualche volta ci scappa il morto tra i poliziotti...ma era giovane...

Guardatevi i video su You tube su questo genere:

http://it.youtube.com/watch?v=_LLXDp8ifwg

http://it.youtube.com/user/ilblasco85

Ma qui' il calcio non conta e come dice Giancarlo...Vota i Blogtrotters...l'antidoto ai mali della vita moderna.

Fat_Stè ha detto...

Dal luglio 1994 (congedo dalla Benemerita dopo un anno di Battaglione in giro per gli stadi di mezza Italia) ho detto MAI PIU' IN UNO STADIO, troppe ne ho viste/subite e in 14 anni non sembra cambiato nulla, siam sempre lì, troppa impunità, troppa paura di certe frange...
Resto tifoso, sempre più da pantofole, augurandomi che questo calcio imploda su se stesso, fanculizzandolo.

Preferisco correre!!

Daniele ha detto...

Fatdaddy, dissento. Non possono e non devono vincere loro. Il fatto che fino ad oggi lo stadio sia stato zona franca non vuol dire che dovrà essere sempre così. In Inghilterra hanno sconfitto gli hooligans, sono stati più bravi di noi dopo che hanno avuto addosso la vergogna e lo sdegno del mondo dopo l’Heysel.

E perché mai noi non dovremmo riuscirci? Perché mai noi dovremmo rinunciare? Dobbiamo sempre fare l’Italietta che guarda agli altri come sono stati bravi e lei non è capace di combinare un bel niente?

Non sono un grande frequentatore di stadi (ci sono andato una/due volte all’anno). Ora che sono a Milano ci sarà maggior occasione di andarci. Ma la partita dal vivo è un qualcosa di diverso dalla partita in televisione. E perché devo rinunciarci? Perché devo “temere” ad andare allo stadio? Perché devono vincere i delinquenti?

giampytec ha detto...

voi non sapete il culo che mi sono fatto per portare le figlie allostadio sabato. i biglietti non te li può comprare nessuno perchè ci vuole il documento. alla fine li ho presi su internet e ho preso tre distinti INTERI, niente ridotti, non esistono, alla modica cifra di 105 EURO. Ho dovuto correre in comune e commissariato a fare dei documenti d'identità per loro, al commissariato ci vogliono dieci giorni ma hanno cercato di aiutarmi e l'hanno fatto per il venerdì della partenza, anche se ho dovuto rifare un certificato di nascita per ul loro errore. Il sabato sono andato al samppoint in centro a prendere i biglietti e sono ritornato a casa per tornare la sera alla partita. coda infinita per entrare senza chiedermi documenti, me li avevano chiesti al samppoint, non mi fanno andare dove avevo il posto perchè c'erano tifosi dell'inter... e mi sono messo in seconda fila dove non si vedeva assolutamente NIENTE!!!!
E poi arrivano sti bastardi e fanno come gli pare, siamo un paese di pupazzi, intrallazzatori e chiaccheroni, continuiamo a pensare solo ai cavoli nostri, bel paese che regaliamo ai nostri figli!!

alexxxandro ha detto...

concordo con giampiero, siamo un paese ridicolo dove non funziona nulla.
Trovo inutile scandalizzarsi quando capitano queste cose, come se il calcio dovesse essere meglio dello schifo generale nel quale viviamo, come se i napoletani lo show di domenica non lo facessero da anni davanti alle loro discariche,
come se mezzo paese non fosse in mano alla criminalità organizzata,
come se all'altra metà del paese fregasse qualcosa.
Come si dice in giro:
l'Italia è uno stivale con un piede morto dentro

Daniele ha detto...

“siamo un paese di pupazzi, intrallazzatori e chiaccheroni, continuiamo a pensare solo ai cavoli nostri, bel paese che regaliamo ai nostri figli!!”

E’ così, l’ha scritto Giampiero e lo sottoscriveremmo tutti! Siamo quel paese lì! E quindi che facciamo? Vogliamo far parte del gruppo di quelli che pensano solo ai cavolo nostri?

Io no. Io non mi scandalizzo. Non mi sorprendo. Ma dico soltanto che non voglio far parte della massa non pensante. La mia, la nostra, sono solo opinioni che ovviamente nella risoluzione del problema contano zero.

Però, come dice sempre Giampiero, “bel Paese che regaliamo ai nostri figli”. Non vogliamo neppure provarci a regargliene un altro?

giampytec ha detto...

..io ci provo tutti i giorni e non mi arrendo, non mi volto dall'altra parte e faccio finta di niente. ma non è così semplice, occorrerebbe che qualcuno smettesse di pensare solo ai suoi soldi e cominciasse a migliorare la testa delle persone, è un discorso lungo e complicato. non voglio essere banale dando la colpa ai politici ecc ecc, ma ci vorrebbe almeno una generazione per riprendere in mano certi valori culturali. io nel mio piccolo cerco di trasmettere buona educazione e sani principi ma siamo 56 milioni..

Nick.12 ha detto...

Il problema generale è questo, come dici te Daniele: gli arrestati di domenica oggi sono già a spasso...... In quest'italietta che riesce si a meterre delle regole, ma non riesce a farle rispettare perchè non riesce a punire per bene i trasgressori....
Ciao Nick

Fat_Stè ha detto...

Io della mia esperienza di 10 mesi da stadio con l'uniforme della Benemerita ricordo solo che ci mandavano in curva "allo sbaraglio", senza protezione, senza "corpi contundenti atti alla difesa": noi ufficiali non avevamo nemmeno il moschetto da usare al limite come bastone, il manganello che tenevo nascosto nella manica lo portavo a mio rischio e pericolo.
Se un'immagine televisa mi immortalava mentre (per difesa!) menavo qualche delinquente, andavo nei casini; così come se inquadravano un ragazzo del plotone di cui ero responsabile.
Forse ora i tempi sono diversi ed anche i Carabinieri (come i celerini, che sono tutt'altra parrocchia ed hanno sempre avuto più libertà d'azione) sono più coperti, non so...

Avranno vinto loro, sì. Ma io a questa merda (posso dirlo?), rinuncio più che volentieri, ho già dato.