L’Inter, la Juve e gli arbitri
29 gennaio 2008Sopravvissuto al trasloco, riporto parti di un articolo di Piero Ostellino, apparso qualche giorno fa sul Corriere, sulla questione dei recenti ripetuti favori arbitrali all’Inter (lo so, domenica a Udine è stata sfavorita, ma la sostanza di questi mesi non cambia) ed errori a danno della Juventus. Penso che Ostellino abbia centrato il problema:
“Di fronte a qualche errore arbitrale di troppo, che sta facilitando la corsa dell’Inter verso lo scudetto, certo giornalismo sportivo ha inventato una doppia teoria sull’inclinazione degli arbitri a favorire la squadra più forte del momento. La sudditanza psicologica degli arbitri ci sarebbe. Ma quella nei confronti della Juve era figlia de Maligno (Luciano Moggi), mentre nei confronti dell’Inter è campagna dell’innocenza (Massimo Moratti). L’una vede nell’errore arbitrale una dolosa volontarietà – gli arbitri non sbagliavano, bensì favorivano la Juventus – l’altra lo attribuisce a una colposa incapacità (gli arbitri sbagliano, ma non per favorire l’Inter).
Se sapessero che cosa significa. I giornalisti in questione dovrebbero riconoscere che la prima interpretazione è teleologica (strumentale, a sostegno della tesi che la Juventus era colpevole l’Inter innocente); la seconda è teologica (l’innocenza dell’Inter come dogma). La doppia interpretazione sarebbe solo ridicola se non contenesse un salto logico. Si parte da una discutibile sentenza di condanna della Juventus – che, parole dei giudici, ha interpretato un diffuso sentimento popolare – per dimostrare che la doppia interpretazione è corretta in quanto fondata sulla stessa sentenza. Persino Moratti e Mancini ne sono imbarazzati.
La verità è che la Juventus ha vinto meritatamente 29 scudetti perché era più forte, così come l’Inter ha vinto quello dell’anno scorso, e vincerà quello di quest’anno, per la stessa identica ragione. Che poi lo strapotere sportivo abbia certi riflessi politici anche nei Palazzi del calcio è un fatto incontestabile e persino realisticamente accettabile. Così come è umanamente comprensibile la sudditanza psicologica degli arbitri. Quando la Juve dominava sul campo ed era rispettata nel palazzo, gli arbitri, nel dubbio, fischiavano a suo favore. Oggi, che è debole sul campo e nel palazzo, nel dubbio fischiano contro. Lo stesso è per l’Inter, in tempi invertiti.
Grande interprete di tale universo è Pierluigi Collina. Che è stato un grande arbitro, soprattutto perché arbitrava con sottile senso politico – basti pensare alla partita da lui fatta giocare, e persa dalla Juventus, nell’acquitrino di Perugia, il 14 maggio 2000, che le è costato il campionato già vinto; una sorta di contrappasso dei supposti favori ottenuti in precedenza – e oggi è il designatore degli arbitri, nominato dai nuovi equilibri di potere nei Palazzi del calcio.”
5 commenti:
- Anonimo ha detto...
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Ottimo articolo, grazie per la segnalazione
- 29 gennaio, 2008 10:43
- Irene ha detto...
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no no... con il calcio sono proprio impreparata! ciao
- 29 gennaio, 2008 18:54
- Anonimo ha detto...
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Se non ci avessero rubato le due partite, sopratutto contro il Napoli, ora saremmo a -4 dagli onestissimi...
e comunque tutto sto casino di calciopoli per poi scoprire che non è cambiato nulla, c'è stato solamente un avvicendamento, ma in sostanza restano sempre dei perdenti, e lo dimostrano con le lagnanze di Mancini in questi giorni.
Ciao e forza juve - 29 gennaio, 2008 23:51
- zebrabianconera10 ha detto...
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Ho visto ora il tuo articolo: bellissimo!
Ciao! - 01 febbraio, 2008 20:18
- Anonimo ha detto...
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Rubentus e Rubentini
SERIE B
gIUVENTUS e gIUVENTINI
sempre SERIE B - 03 febbraio, 2008 00:39