Il cacciatore di aquiloni
12 aprile 2007Posted by
Daniele
1 Comments
Nei giorni scorsi ho finito di leggere "Il cacciatore di aquiloni" di Khaled Hosseini. Pubblicato quasi in tutto il mondo, innumerovoli edizioni e da tempo in testa alle classifiche di vendita. Mi era stato anche consigliato e quindi mi ero deciso a leggerlo.
Per me merita il successo che ha avuto. E' un romanzo davvero interessante. In alcuni passaggi ti porta ad una attenta, e a volte anche malinconica, riflessione interiore sulla propria esistenza ed il valore vero delle cose. E' triste ma emozionante e pieno d'atmosfera.
E poi è uno straordinario spaccato degli ultimi trenta anni di storia dell'Afghanistan. Utile anche per conoscere e capire i tormenti e le vicende di un Paese che ancora oggi non trova pace.
«Sono diventato la persona che sono oggi all'età di dodici anni, in una gelida giornata invernale del 1975. Ricordo il momento preciso: ero accovacciato dietro un muro di argilla mezzo diroccato e sbirciavo di nascosto nel vicolo lungo il torrente ghiacciato. È stato tanto tempo fa. Ma non è vero, come dicono molti, che si può seppellire il passato. Il passato si aggrappa con i suoi artigli al presente. Sono ventisei anni che sbircio di nascosto in quel vicolo deserto. Oggi me ne rendo conto.» (incipit del libro).
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1 commenti:
- Anonimo ha detto...
-
Lo aggiungerò alla lista dei libri da tenere d'occhio. Peccato che qua a Londra sarà dura che lo incontri in italiano :P
- 13 aprile, 2007 23:00
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