Skytoons Champions
26 febbraio 200924/02/2009
Alla conquista dell'Inghilterra!
Update 25/02/09 ore 8:20
La conquista dell’Inghilterra procede a rilento direi… Ieri l’Inter è stata letteralmente dominata dal Manchester, che si mangerà le mani per non aver sfruttato quello che ha creato (certo che l’Inter di Champions è veramente un’altra squadra, e cmq ha la solita fortuna perché lo 0-0 è un ottimo risultato). La Roma è stata travolta nel primo tempo (ben per lei che ha preso solo un gol) e nel secondo è un po’ resuscitata.
Se il trend è questo temo per stasera a Stamford Bridge!! Forza Juve!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Update 26/02/2009 ore 8:15
E' buio pesto dopo le tre gare d'andata. Tre partite, due sconfitte ed un pari con zero gol segnati. Detto questo, le tre sfide però sotto tutte ancora aperte.
La Juve dopo avermi fatto penare il primo quarto d'ora è salita di tono e meritava alla stragrande il pareggio. Vederla giocare così su un campo inglese vuol dire che la squadra c'è. Peccato che non sia arrivato il gol perchè sarebbe stato fondamentale. Così è difficile, ma si può fare! Crederci!
Ciao Candido
22 febbraio 2009Con i suoi editoriali perfetti del lunedì mattina. Con il suo stile di scrittura semplice ma assolutamente efficace, con la sua equidistanza e capacità di offrire obiettività.
Con il suo amore vero per lo sport e quindi la bellezza dei suoi articoli sul ciclismo durante il Giro ed il Tour (memorabili quelli su Pantani, sia nell'esaltazione pura di uno sport di fatica negli anni d'oro del Pirata, sia nell'esprimere la delusione ed il tradimento alla scoperta del doping), la capacità di raccontare un'Olimpiade dietro l'altra con l'occhio attento a ciò che un Olimpiade rappresenta oltre lo sport.
Quanti articoli ho letto e quante volte mi sono detto è quello che avrei voluto scrivere io.
Mi ricordo quando ha lasciato la Direzione della Gazzetta, rimanendone editorialista, e gli inviai via mail i miei "saluti" e lui mi rispose cordialmente.
Ciao Candido, lo sport tutto ti deve essere grato.
Cercasi facce nuove
20 febbraio 2009Ecco, ce la faranno a dare una svolta? Vedendo il disastro di questi mesi, prefigurando il disastro delle prossime elezioni europee, è possibile uno scatto di orgoglio? E’ possibile veder finalmente una nuova generazione? E’ possibile andare oltre i Rutelli, i D’Alema, i Bersani, i Parisi, le Bindi?
Voglio una faccia nuova, uno/a di cui non so niente, che porti entusiasmo e faccia girare il vento, per non rassegnarci al nuovo padrone dell’Italia.
Into the wild
18 febbraio 2009
Con oltre un anno di ritardo ho finalmente visto "Into the wild". Me lo aveva consigliato una mia amica avvisandomi con un sms subito dopo averlo visto in lingua originale in un cinema di Dublino (in Italia non era ancora uscito e avremmo dovuto attendere ancora qualche mese), era certa che mi sarebbe piaciuto.
Qualche sera fa me lo sono visto. E' un bellissimo film, che nasce da un disagio, da un mancata accettazione della società moderna che porta il protagonista (Chris) alla decisione di fuggire, alla ricerca di una libertà estrema.
Mi piace come è stato posto il racconto, come è stato montato il film (in pratica suddiviso in 5 distinti capitoli), mi piacciono gli inserimenti delle voci narranti quando della sorella di Chris, quando di Chris stesso.
Ci sono molte citazioni, molti spunti. Ed anche una colonna sonora incredibile (ascoltate la meravigliosa canzone che ho postato sotto).
Mi è piaciuta molto la sensibilità con cui è stata raccontata la storia - vera - mantenendo un equilibrio, senza far sconfinare il racconto verso la condivisione di una scelta o comunque la sua giustificazione.
Il contorno visivo che ti offre il film è incantevole, scorci di natura meravigliosi, con inquadrature e panorami stupendi (e qui ho apprezzato davvero la possibilità di vederlo in HD).
Concludo con ciò che è stato ritrovato scritto da Chris in uno dei libri che era solito leggere: happiness is real only when shared (la felicità è autentica solo quando è condivisa). E già...
Il puzzle
15 febbraio 2009Una voce fuori campo ti informa che hai diritto ad una richiesta. Guardi le tessere sparse sul tavolo. Trascinato dall'entusiamo ne chiedi ancora, quante possibile. Le vedi cadere a pioggia. E intanto precipiti.
Precipiti dentro una vita in cui accosti tutto quel che capita, qualche volta sovrapponendo, qualche altra incastrando. Ti inserisci nel perimetro di una città, poi di un'altra, un'altra ancora. Aggiungi esperienze, conoscenze, fatiche. Costruisci un amore e quando ha preso forma passi al successivo.
Nessuno è testimone del tuo percorso completo. La tua vita, nel suo insieme, è un segreto che non condividi. Probabilmente morirari fra le braccia di qualcuno che non conosci.
Nel momento in cui la fine si avvicina e rivedi la tua vita in un secondo, sei in grado perfino di ricordare quel momento che l'ha preceduta, quando eri nel limbo a prefigurarla, dandole, come molti, una forma carica di contenuti, ma priva di senso.
Riascolti la voce che ti dà diritto ad una richiesta e, solo adesso, capisci che cosa avresti dovuto chiedere: la scatola.
La scatola del puzzle, quella in cui si vede il disegno da riprodurre, l'obiettivo del gioco, il senso a cui tende il tempo passato a radunare i pezzi sparsi.
Invece tutto quel che stai per vedere della scatola è, dall'interno, il coperchio che si richiude.
(Tratto da "Solo i treni hanno la strada segnata" di Gabriele Romagnoli)
E adesso si può anche pedalare
12 febbraio 2009
Seguendo l’esempio di altre città europee (in primis Parigi e Barcellona) a Milano, da fine 2008, sono comparse le biciclette a disposizione dei cittadini per un noleggio a tempo.
Basta fare un abbonamento (l’annuale costa 25 euro), ti arriva a casa una tessera magnetica e poi, con molta semplicità, si può prendere in prestito una bicicletta da una stazione e riconsegnarla in un’altra stazione vicina al punto di arrivo. La prima mezzora di utilizzo è gratuita.
Ovviamente ho fatto il mio bell’abbonamento e ieri ho utilizzato per la prima volta le due ruote per tornare a casa. Ed ora quando ne ho voglia o quando ne avrò bisogno so che posso usare gratuitamente anche questo mezzo di trasporto pubblico. L’idea che sta dietro a questa iniziativa pubblica è ottima, qualche bicicletta gialla in giro si inizia a vedere.
Ciò non toglie che Milano è completamente sprovvista di piste ciclabili, aggirarsi in centro fra lastroni che ti permettono l’effetto martello pneumatico nel tragitto, rotaie del tram e motorini è sempre un bel brivido…
Intanto prendetevi le biciclette, ad una viabilità decente un giorno – ma forse mai – qualcuno ci penserà…
Chiudo con una postilla sull’inciviltà. Parliamo e siamo abituati a quella italiana, ma consoliamoci non esiste solo qua.
A Parigi il servizio pubblico di noleggio biciclette esiste da quasi due anni. E’ un servizio per dimensioni molto capillare ed esteso: 20.000 biciclette a disposizione, 170.000 abbonamenti, più di 41 milioni di tragitti effettuati e circa 78.000 parigini che usano ogni giorno le biciclette pubbliche.
Bene, delle 20.000 biciclette, 7800 sono scomparse mentre 11.600 sono state danneggiate. Tanto che la società privata che gestisce le bici, ha calcolato che se per dieci giorni si fermasse l'attività dell'impresa che aggiusta le biciclette danneggiate (ogni giorno sono effettuate circa 1500 riparazioni), a Parigi non vi sarebbero più “Velib”…
Sottoscrivo totalmente
10 febbraio 2009Adesso mi piacerebbe tanto che di colpo si spegnessero sui media i riflettori, si rispettasse con profonda pietas il dramma di un padre, una madre ed una figlia.
Vorrei che lo squallore politico a cui abbiamo dovuto assistere improvvisamente si trasformasse in una presa di coscienza di ciò che è stato e del basso livello raggiunto per poter trarre la possibilità di un salto di qualità dei nostri rappresentanti. Ma non ho alcun dubbio circa il fatto che ciò non avverrà.
Qualche giorno fa su Repubblica era apparso un trafiletto di Michele Serra. Me lo ero trascritto non sapendo se poi lo avrei pubblicato o meno. Lo sottoscrivo totalmente. Sento che sia giusto pubblicarlo. Che sia giusto che qualcuno in più abbia la possibilità di leggerlo. E soprattutto che qualcuno che ha contribuito a far avere a mister B. quella carica mi dica se si sente rappresentato da uno così.
Ma ogni volta che Berlusconi pronuncia anche una sola parola sulla famiglia Englaro mi sento umiliato dalla sua grossolanità morale.
Al consueto effetto dell'elefante nel negozio di porcellane si aggiunge la totale incongruenza tra un argomento così alto e un livello così basso.
Specie quando costui osa addentrarsi in dettagli - come dire - fisiologici, che riguardano un corpo inerte e lo strazio di chi la veglia e la cura, mi si rivolta lo stomaco.
Un argomento che anche i filosofi accostano con sorvegliatissima prudenza diventa, in bocca a lui, la ciancia superficiale di un importuno, per giunta dotato di poteri enormi, che in genere agli importuni non vengono affidati.
In questi giorni siamo di fronte ad un doloroso strappo istituzionale e costituzionale, ma forse persino più dolorosi sono gli sgarri verbali che il premier si è concesso, blaterando di gravidanze e "bell'aspetto".
Chissà se, di fronte a questo osceno spettacolo, almeno qualcuno dei suoi elettori ha potuto aprire gli occhi.
L'llusione è che esista una soglia oltre la quale finalmente la passione politica si fa da parte e lascia il posto alla valutazione umana.
Non posso credere che essere di destra, oggi in Italia, significhi rassegnarsi ad essere rappresentati da uno di quella fatta."
(Michele Serra - La Repubblica)
Non so se ce la faccio
07 febbraio 2009Grande Moratti, anche quando vinci ci dai sempre delle belle soddisfazioni!
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05 febbraio 2009Viva l'Italia... L'Italia che resiste...
E poi la Sardegna è diventata il centro del mondo, il nostro ci va un paio di volte a settimana, racconta barzellette, fa ridere, dice le sue solite cose e viene ripreso dalle telecamere. Un’ora e 29 minuti di apparizioni TV mentre parla con al fianco o dietro il suo candidato. E l’altro, Soru? Apparso in TV per un minuto e venti secondi.
Chi vincerà mai in Sardegna?
Viva l’Italia. L’Italia che resiste……