Elogio della lentezza

04 settembre 2011
Posted by Daniele


Mancano due sole settimane alla mezza maratona di Stoccolma e ieri sono andati in scena i necessari 18 km per poter sperare di farne 21 fra 15 giorni.

E' stato un mezzo calvario, ma lo sapevo già prima di partire. Sto andando a Stoccolma solo con la testa, lei mi ci porterà.

Agli inizi di luglio ho avvertito un dolore vicino al ginocchio, un tendine, un muscolo, non so. Il dolore inizia subito ma scaldandosi correndo scompare per poi riapparire il giorno dopo ad intensità doppia.

Speravo passasse ma così non è stato. Allungando le distanze, il recupero dei giorni successivi era molto lento.

In pratica dopo una seduta non potevo correre di nuovo per qualche giorno. Dovevo fermarmi, ma a Stoccolma non volevo rinunciare.

Quindi, la decisione. Una corsa sola a settimana.

Corro e poi mi prendo 7 giorni per calmare il ginocchio. Ricorro e infiammo di nuovo tutto.

E così ho fatto, fino ad arrivare ai 18 km di ieri. Lenti, lentissimi (ma comunque molto faticosi) ma l'obiettivo non era il cronometro ma portarli a casa. Obiettivo raggiunto.

Ora si guarda alla Svezia ed alla decima mezza maratona. Sarà gioco forza la più lenta di sempre. Ma sarà anche quella della determinazione a dispetto del dolore.

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5 commenti:

Mathias ha detto...

quanto a elogio della lentezza non mi batti.. :-)
che sia il fastidio di new york(bandeletta)?

monica ha detto...

mah....te sei tutto matto...ma a noi piaci così :)

Master ha detto...

Elogio alla pazzia direi!
Sei sempre un pazzo scatenato, ma così ci piaci ...in senso lato è!!!!

er Moro ha detto...

quoto i precedenti "sei matto" ma vai così!!!

Daniele ha detto...

@Mathias: no, no è in un altro punto interno. Poi con la bandelletta non corri. Qui ho dolore 3-4 km poi sparisce. Ma i gg successivi cammino con dolorino. Mah..

@ Monica, Master, Moro: beh, tutti proprio sicuri delle mie facoltà mentali eh! :-) tanto lo sapete.. Io arrivo anche con una gamba...