Caos calmo

19 febbraio 2008
Posted by Daniele


Tutti parlano del film, o meglio parlano di quei 4 minuti famosi fra Nanni Moretti e Isabella Ferrari, e io invece parlo del libro…

L’ho letto la scorsa estate, per 3 motivi: un titolo bellissimo (Caos calmo credo sia veramente geniale), la vittoria del premio Strega e perché sapevo che all’interno vi erano riferimenti alle canzoni dei Radiohead. Tre motivi sono già tanti, a volte ne basta uno solo per farti decidere a buttarti nella lettura.

Per me è stato un libro strano, con una scrittura veramente diretta e anche molto semplice. Mi ha colpito molto la storia e il primo capitolo (veramente stupendo). Alcuni passaggi mi hanno sconcertato, altri mi hanno coinvolto. Un libro però che penso possa stimolare una riflessione sullo scorrere del tempo, sull’importanza delle cose e su ciò che ci circonda. Non mi ha convinto fino in fondo (anche la parabola stessa del protagonista mi è sembrata troppo innaturale) ma penso che valga la pena leggerlo.

E comunque si conclude con una frase strepitosa. Non so se qualcuno se ne è accorto. Ma quella frase, da quando ho letto Caso calmo, è comparsa in fondo a questo blog. Sta lì a far bella mostra di sé…

Sono ovviamente curioso di vedere il film perché sinceramente non mi immaginavo per niente Nanni Moretti nel ruolo di Pietro Paladini (ben diverso dal Moretti cinematografico che siamo abituati a vedere) e quindi mi incuriosisce vedere come si è disimpegnato.

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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Da dove vuoi che inizi???
Madrid è capitale, Barcellona no! Madrid Ha il Prado, il Reina Sofia e il Thissen... Barcellona no! A Madrid si parla lo spagnolo puro, "castizo", a Barcellona no! Madrid ha il cielo azzurro sempre, la "casa de campo", la sierra, il vino... Barcellona ha il mare (sporco), le strade (sporche)... Enfin... il Real è primo... il Barcellona no!

Daniele ha detto...

@ Anonimo: intanto potevi iniziare firmandoti… E poi vista l’eccessiva foga non ti rispondo neppure, beninteso, non per mancanza di argomenti. Non mi piace chi si rivolge in casa d’altri senza la dovuta cortesia… E poi qui si parlava di un libro...

Tiziana Russo ha detto...

Bellissima la frase di Veronesi... non ho letto il libro e mi dispiace perchè credo che quanto prima andrò a vedere il film, non resisto, poi adesso che hai scritto che si sentono i radiohead... magari CREEP, la mia preferita !!! (magari). ciao, complimenti per il blog, abbasso le persone maleducate anonime che sbraitano in casa d'altri.... ;O)

Susanna ha detto...

Ma che roba è il primo commento??? ANONIMO...sei un tantino fuori tema!!!

Mi hai davvero incuriosita! Non sapevo che il film fosse stato tratto da un libro (ultimamente devo ammettere di essere un po' fuori dal mondo!). Non avevo intenzione di vedere il film ma il libro non me lo farò scappare!

NotreAnne ha detto...

La frase non l'avevo notata... condivido anche io che alcune parti erano belle, altre meno (molto molto meno). A me in generale non piace il suo modo di scrivere ma aveva per le mani una storia bellissima. Dai vai a vedere il film, poi ci dici!