Ancora su Michela Brambilla

12 giugno 2007
Posted by Daniele

Purtroppo non posso esimermi dal parlarne ancora. Perchè la nostra signora va avanti e addirittura fonda, con l'aiuto di Mediaset, la "tv delle libertà". Beh, in effetti se ne sentiva la necessità. Grazie di esistere cara Brambilla.


Riporto sotto il commento di Aldo Grasso apparso oggi sul Corriere. Ironico e molto calzante.


Un po' Vanna Marchi, un po' casalinga disperata.


Studio impeccabile, luci e scenografie curate: partono i palinsesti della nuova tv. All'insegna del «piove governo ladro»...

Alle 15 in punto arriva la benedizione di Silvio Berlusconi. «È qui la festa?» s'informa il Presidente. «La festa è appena cominciata» risponde Maria Vittoria Brambilla, attingendo anche lei al grande repertorio della canzone italiana. Berlusconi, prima di rivendicare al suo governo le molte cose fatte e criticare l'attuale per le molte cose non fatte, consacra la tv delle Libertà: «La nascita di una nuova tv è fonte di pluralismo, serve a far circolare le idee. La vostra è una tv diversa, non è la voce del Palazzo ma quella della Gente».

MVB si congratula della bella improvvisata. Ieri, sul Canale Sky UnoSat (862), è nata la tv dei Circoli della Libertà. Un grande cielo azzurro, appena striato da nuvole, fa da sfondo a uno studio da tg, molto bello e molto professionale. Come spesso succede agli esordi, c'è un po' di incertezza. Antonia, la conduttrice, sbaglia qualche sguardo in camera, i collegamenti incontrano alcuni inevitabili intoppi, ma ormai ci siamo: i cittadini, il popolo, la gente hanno finalmente uno strumento per farsi sentire.

MVB sembra fatta apposta per accrescere la contentezza di chi la frequenta. È affascinante, decisa, piena di vita, ama molto i cristiani ma anche gli animali. La sua tv invece sembra fatta apposta per cavalcare la scontentezza, per accrescere il malumore, per dare spazio alle proteste. Primo tema affrontato è l'emergenza droga. Ci vuole fermezza o tolleranza? Le nostre grandi tv in casi del genere come si comportano? Di solito fanno un servizio, invitano in studio alcuni ospiti e incaricano il conduttore di tirare le fila.

Anche la tv della Libertà fa così: c'è il signor Mario Benusiglio, che in famiglia ha avuto problemi con una figlia, c'è il giornalista Pierpaolo Maurizio, c'è anche un medico di famiglia. Lo schema deve averlo suggerito Dede Cavalleri, che ha appena lasciato le news di Mediaset; la bozza invece l'ha fornita direttamente Giorgio Medail, indimenticabile autore di «Vox populi», una trasmissione che offriva il microfono alla gente di strada per cavalcare la protesta in vista delle elezioni. Nonostante il cielo azzurro, i tailleur giusti, la luce festosa, la tv potrebbe chiamarsi «Piove, governo ladro!». Il modello linguistico infatti è questo: si pone un tema, si cavalca la protesta, si invoca fermezza, tanta fermezza, si dà colpa di tutto ai politici che ci governano, si lascia l'ultima parola a MVB.

L'ultima parola quasi sempre coincide, guarda caso, con l'ultima proposta di legge di MVB: tolleranza zero, lotta alla pressione fiscale, sicurezza. Se una signora telefona, «come donna e come mamma», MVB risponde : «Lei, cara signora, ha centrato il problema». Come da scaletta. Del resto, MVB lo aveva promesso al Presidente: «Noi non manderemo in onda la fiction ma solo la voce del Paese». Un solo, modesto consiglio: MVB deve decidersi, essere più se stessa. Quando vuol mettere le cose a posto, infatti, sembra Bree Van De Kamp, la più pragmatica fra le casalinghe disperate; quando «vende» il prodotto libertà sembra Vanna Marchi. Sarà per via del colore dei capelli?

Aldo Grasso

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9 commenti:

Isabel Green ha detto...

ci mancava l'altra ennesima schifezza mandata in onda...

F.H. ha detto...

ho visto un po' di questa tv della liberta' presunta su blob. C'era la spalla della MVB (o la centralinista...) che a un certo punto deve aver detto, lanciatissima e superseria "...sempre qui sulla tv della liberta" mancando l'accento sulla a di libertA'. Che io sappia poi i liberti e le liberte erano gli schiavi liberati a roma...
comunque la tv ha fatto il suo tempo, intrernet e' il medium partecipativo. Io in questo canale ci leggo ancora populismo a go go.

zefirina ha detto...

io non commento... perchè dato che sono donna potrei sembrare invidiosa della sua "bellezza", che poi dico io se veramente vuoi essere presa sul serio non dico che devi mortificare la tua bellezza, ma un po' più di rigore non guasterebbe

F.H. ha detto...

Ho rivisto per intero l'esordio della tv della presunta libertà. Imbarazzante.

F-ChaZ

Anonimo ha detto...

Non è la solita fiction, dice Brambilla. Ma vaaaaaa!!!!
Questa Tv dovrebbe chiamarsi tele-Berlusconi, come se 3 reti nazionali non gli bastassero!!! ;-)

Anonimo ha detto...

trovo MVB estremamente erotica......avrebbe molto più successo se facesse un tv come lei.....in autoreggenti:-)))e poichè parla in continuazione la zittirei solo in un modo......a buon intenditore poche parole:-))))

Anonimo ha detto...

Siii anche io la trovo proprio arrapante!! Ma guarda sti comunistacci che appena una figa vuole fare tv vogliono subito parcondicio con una bruttona alla Bindi che riequilibri,
L'unico sbaglio della Brambilla è che doveva intraprendere la stessa carriera di Selen!!
Avrebbe fatto piu bella figura!

Anonimo ha detto...

Siete proprio mal messi a parlarvi male addosso degli avversari politici. E ciechi sui vostri "ottimi" governanti. Della serie cervelli all'ammasso..... e vi beate dei vostri insulti. Per questo da sessant'anni non riuscite a governare. Disperati!

Anonimo ha detto...

Lo Stato della Menzogna

03/09/2007

E’ uno stato che affonda nella PURA MENZOGNA l’italia terminale.
Nella paranoia e MALATTIA MENTALE comunista e unitarista.
MENZOGNA SCIENTIFICA IN OGNI CANTO; sull’immigrazione. sulla criminalità, sulla democrazia. L’informazione è interamente artefatta.
Evidentissimo, i comunisti vogliono DESTRUTTURARE le città, l’identità locale. Il sistema capitalista ritenuto congenito della società occidentale. Onde creare il “nuovo mondo” privo di ingiustizia sociale, disparità economiche e razze definite, unico sistema, secondo loro, per “combattere il razzismo”. E, non scordiamolo, per “salvare l’unità nazionale”.
Ogni malizia, ogni espediente tautologico è escogitato per giustificare, incrementare l’immigrazione a creare la “società perfetta” sognato fa Marx e del compagnuccio Engels. Perché “gli immigrati servono”, “ i paesi civili sono multietnici”, “fuggono dalla miseria”, “fuggono dalla guerra”, “sono profughi” e “ormai sono qua”.
A questo punto le città del Centro-Nord, lo vedete, sono in preda alla criminalità forestiera, alla prostituzione manifesta, ai lavavetri, all’accattonaggio ubiquitario e niente e nessuno riesce a fermare il degrado.
Ogniqualvolta che un’amministrazione di qualsiasi colore politico accenna ad una reazione ecco che la stampa, sindacati e la magistratura SOTTO IL TOTALE CONTROLLO COMUNISTA aprono un fuoco di sbarramento contro ogni tentativo di tenere un minimo di decenza.
Citiamo ad esempio il caso della prostituzione come prototipo del sistema utilizzato.
All’inizio dissero che bisognava “colpire i clienti”, non le puttane, unico stato forse al mondo dove le prostitute non sono mai colpevoli. Poi la magistratua ha sancito che i comuni non potevano nemmeno prendere le targhe delle auto dei clienti poicheè violava la “privacy”. Di fatto lasciando impunta e incontrollato il più antico mestiere del mondo SEBBENE VIETATO dalla legge.
Simili trame sono inventate ogni giorno per rendere inviolabili i vucunpra, lavavetri, spacciatori, occupanti abusivi case popolari e accattoni di ogni sorta.
I telegiornali italiani sono uguali a quelli dell’ Unione Sovietica: false statistiche, previsioni del tempo, sport (in URSS tutti, da noi solo il calcio) e soprattutto abbondanti giaculatorie nel descrivere le epiche gesta del Partito (Democratico). Non uno parla più di “par condicio”, evidentemente valeva solo con il Cavaliere al governo. In questi giorni i media ci stanno saturando le meningi col PD ed il suo “leader”, Veltroni, “la meglio gioventù” della sinistra-burletta. Marginalizzato il resto dello schieramento politico. Raramente della CdL appaiono solo le macchiette come La Russa, “il lombardo”, o la Brambilla. Una che, a spanne, sembra più adatta a battere un marciapiede di alto bordo piuttosto che a esprimere una politica di altro profilo.
Qualcuno IPOCRITAMENTE nota che un omicida sta in galera 5 anni (meno dei Serenissimi) mentre agli incendiari li vorrebbero all’ergastolo. Il motivo è che gli omicidi sono quasi tutti meridionali e immigrati, i vecchi e nuovi italiani da coccolare, mentre se i piromani fossero “leoncavallini” o Rom subito si scatenerebbe la melassa mediatica sulla “tolleranza”, l’”inutilità della pena”, l’affidamento ai servizi sociali ed il bla bla bla dei media marocchini (caso Sofri docet).
Il problema della criminalità meridionale ed extracomunitaria al Nord l’hanno brillantemente risolto con la “legge sulla privacy” per cui i giornali non devono scrivere né la nazionalità né la provenienza geografica dei criminali quando i carmini avvengono in Padania. Bisogna che il cittadino faccia ragionamenti “indiretti” per arguire la provenienza dei delinquenti. Se menzionano nome e cognome dei criminali, vuol dire che sono del Nord (e del caso se ne occupano per mesi e anni), se fanno trapelare che sono “italianissimi” vuol significa che sono meridionali, se non danno dati ne anagrafici ne di origine o nazionalità significa che sono immigrati. Così i vecchietti rimbambiti ma ossequiosi delle direttive del Partito dentro i circoli Arci possono fieramente dibattere che “Non risulta che gli immigrati delinquono, anzi sono i più bravi perché di loro non se ne parla mai nelle cronache dei giornali”.
Che dire della questione musulmana?
I comunisti non credono in Dio ma in Allah invece sì!
Bramano promulgare una legge sulla “libertà di religione” per cui COSTRINGERE gli enti locali ad accettare moschee (ma poi cimiteri, quartieri etnici, vere e propie enclave) anche contro la volontà degli abitanti. Notate la menzogna nella menzogna: l’uso della parola “libertà”. Al solito la libertà è solamente per chi DECIDONO LORO. Il cittadino onesto non ha alcuna emancipazione ma sempre acrresciuti obblighi e vessazioni perche “tutti devono pagare le tasse”, “tutti” quelli che LORO decretano meritevoli del supplizio fiscale.
Chiarissimo il progetto di alleanza prefetti – centri sociali - imam per controllare lo stato allo scopo di sottomettere le zone riottose al tricolore della penisola usando, se necessario, la violenza immigrata in cambio di ogni regalia e beneficio.
PER QUESTO MOTIVO lo stato italiano favorisce in ogni modo spaccio, prostituzione, lavavetri, microcriminalità; perché sono le attività preferite dai NUOVI ITALIANI!
Le STATISTICHE sono usate per falsificare tutto, identicamente agli altri regimi comunisti. Avrete capito che per qualsivoglia statistica ai primi tre posti della classifica vi sono sempre una città (o provincia o regione) del Nord, Centro e Sud variamente assortite. Solo quando bisogna giustificare i soldi dati alla mafia ecco apparire i piagnistei corroborati dalle statistiche farlocche sulla “arretratezza del meridione” bisognoso delle amorevoli cure pecuniarie di Roma capitale.
La DEMONIZZAZIONE e la FALSIFICAZIONE sistematica della realtà sono la sigla indelebile della MENZOGNA COMUNISTA.
Il caso della mafia, appunto. Per i comunisti la mafia esiste solo in Sicilia e Lombardia, regioni governate dal centrodestra. Sui media nulla trapela del controllo TOTALE e VIOLENTO degli appalti pubblici e privati a Reggio Emilia e Modena da parte delle feroci famiglie cutresi. Roma veltroniana stessa è da anni sotto scacco da parte della camorra campana (clan dei Casalesi su tutti) il cui “espansionismo“ ha raggiunto l’Urbe dal sud del Lazio.
I marxisti non amano la DEMOCRAZIA, ma non possono farlo scoprire troppo platealmente. Inscenano la FINTA contrapposizione coi sindacati aguzzini, per meglio abbindolare gli operai e fregargli i soldi. Ricorderete la SCHIFOSA sceneggiata delle trasmissioni Rai-Mediaset-La7 in onda DA ROMA a reti unificate a spiegare l’infinita bontà dei fondi pensione, riforma valida solo per i dipendenti privati, dopo avere fatto malvagiamente credere che l’avrebbero estesa anche agli “statali”. Se volte questa, l’abbiamo già scritto, è la prova INCONTROVERTIBILE che la riforma del TFR è una TRUFFA. Altrimenti, siatene certi, l’avrebbero applicata “in primis” all’impiego pubblico, “feudo” comunista.
In italia si svolgono solo i referendum che i progressisti ammettono, gli altri sono fatti dichiarare “incostituzionali” (nota 1). Non si possono fare referendum sulle tasse, sugli immigrati, sulle moschee, sui gay. Come mai, la “democratica” sinistra fiorentina, non propone referendum consultivo a livello comunale sulla questione lavavetri?
Il governo Prodi, l’altro, aveva eliminato il turno elettorale autunnale; l’attuale si appresta ad eliinare comunità montane, piccoli comuni e perfino le province col pretesto della “razionalizzazione”. Cercherà di trasformare ogni tipo di elezione come le “primarie” del PD , consultazione ridicolmente “bulgara” sicché si sa già risultato e vincitore a mesi dalle “primarie”. Poiché la magistratura, braccio armato dei “trinariciuti” dell’URSS e dell’italia terminale, dichiarerà ineleggibili per “razzismo” o “mafia” qualunque avversario politico del Partito “democratico”. Nessun appellativo fu più indegno per un movimento politico. Ma, anche questa l’avete capito, è una caratteristica dei “democratici”; fare credere al popolino teledipendente l’esatto OPPOSTO delle loro intenzioni.
E incredibile pensare come a destra vi sia ancora qualche imbecille che ritiene che la “democrazia non funziona, era meglio quando c’era Lui”. Possibilmente, per certi versi, il Fascismo era più democratico di questa fasulla democrazia “bulgara” di cui siamo sempre più schiavi. La sedicente “seconda repubblica” nacque da un’operazione, chiamata “tangentopoli”, epurazione in perfetto stile stalinista, usando la magistratura per spazzare via gli avversari politici dei “democratici”. Ma non andò a buon fine, momentaneamente, poiché Bossi e Berlusconi li gabbarono con l’alleanza del ‘94.
Adesso il PIANO COMUNISTA sta riuscendo, ma non durerà, come non durò l’URSS.
La MALATTIA MENTALE sta dilagando (nota 2), non risparmierà alcunchè. Nemmeno una delle capitali culturali dell’Occidente come Firenze. Forse proprio per questo.
Si attaccheranno a tutto, daranno il voto a immigrati dopo un mese di residenza, concederanno il voto perfino ai dodicenni, regaleranno diplomi e case popolari a chiunque; i fankazzisti ministeriali ci faranno diventare una repubblica islamica pur di sopravvivere nell’ozio e nei privilegi.
Uno stato in cui invece di parlare di infrastrutture CHE SERVONO, università di punta, ricerca scientifica, si parla solo di “solidarietà” verso spiantati analfabeti provenienti dal terzo mando fatti arrivare APPOSTA per dibattere unicamente di quello.
Nell’economia globalizzata che fine può fare uno stato del genere, secondo voi?
Il traboccare della criminalità e dello sfascio sta intaccando l’economia tutta. I giovani precarizzati e col cervello spappolato dalle droghe, i pensionati impoveriti e terrorizzati dalla microcriminalità. I cittadini onesti oberati da sempre più esosi e bizantini adempimenti fiscali.
Come per TUTTI i regimi comunisti il crollo sarà tragicamente finanziario poiché l’ECONOMIA ha SEMPRE il sopravvento sulla IDEOLOGIA MENZOGNERA. Dalle macerie tricolori sorgerà un altro Kossovo, un’altra Bosnia nel cuore dell’Europa. Perché gli stranieri, al collasso, edificheranno enclavi, piccole patrie, a simulacro della LORO patria lontana. Nel Sud le mafie assumeranno il potere e la Magna Grecia ritornerà a una situazione geopolitica preunitaria.
Sempre SFIDIAMO chicchessia a dare prova che le cose non staranno così.

di Domenico Gatti del Canna-Power Team
Mota 1: Fu il caso del referendum leghista contro la legge Turco-Napolitano.
Nota 2: Leggi intervista di Tornatore al Corriere. Oppure questa dichiarazione del sindaco di Padova Zanonato: "La «ricetta» di Zanonato, in sintesi? Sono per il rispetto della legalità, da sempre. Ma la repressione è sintomatica. Poi occorre aggredire le radici dei fenomeni. Ci sono due supporti: la risposta sul versante della legge e quella sociale, culturale, valoriale. C'è la repressione, ma anche l'inclusione. "

da
www.fottilitalia.com